Caso La Russa

Caso La Russa, scontro di fuoco tra Cruciani e Porro: caos sul palco

Il celebre conduttore di Quarta Repubblica Nicola Porro e il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani hanno offerto al pubblico di Bari una lettura dal carattere irriverente delle ultime notizie di politica e di attualità. Il palco del Teatro Petruzzelli, in occasione della Ripartenza 2023,evento arrivato alla sua quinta edizione, è diventato il luogo di una rassegna stampa dalle tinte forti. 

 

 

Nell’ultima puntata de La Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato alcune delle notizie più discusse dei giorni scorsi. Nel mirino del conduttore radiofonico il caso di Leonardo Apache La Russa: “Il figlio di Ignazio La Russa è stato accusato di violenza sessuale e se ne occuperanno i giudici. Ma perché il presidente del Senato si mette a parlare difendendo il figlio dicendo che la donna ha assunto cocaina? Qual è il collegamento tra la cocaina e lo stupro? Nessun collegamento. Quindi, errore da matita blu per La Russa. La questione è molto semplice, anche se tuo figlio è implicato in una storia grave, tu non devi parlare. Consiglio anche di comunicazione molto semplice”. 

 

 

A Bari, invece, Giuseppe Cruciani ha messo subito in difficoltà Nicola Porro, che lo ha invitato a prendere parte al suo evento La Ripartenza. "Tu stai con La Russa o no? So che abbiamo idee diverse": così, in maniera diretta, il conduttore de La Zanzara si è rivolto al suo interlocutore. "Sai cosa mi fa inc***e? Non sono i fatti...", ha detto Cruciani. "No i fatti li dico io - lo ha interrotto Porro -. L'avvocato di una ragazza ha denunciato per violenza sessuale il figlio di La Russa. Leonardo Apache è andato in discoteca, poi una ragazza è andata a casa di La Russa, c'erano anche Ignazio e sua mamma, e si è svegliata la mattina senza ricordarsi più nulla".

 

 

"Quando bevi e poi non ti ricordi più nulla il sospetto è che ti abbiano dato la droga dello stupro. Ma dalle analisi effettuate alla Mangiagalli è emerso che la ragazza avesse assunto cocaina". "Vabbè, stai già assolvendo Apache..." l'ha provocato Cruciani. "Te lo dico prima che mi rompi i cog***i. Lo stesso problema c'era con il figlio di Beppe Grillo. Il problema non è solo quello che ha fatto o non fatto il figlio, ma le parole dei padri". "Stamattina ero infastidito, perché ho dovuto dare ragione purtroppo, devo fare uno sforzo titanico, a quei giornali che dicono che La Russa ha fatto semplicemente una caz***a, doveva stare zitto".