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L'aria che tira, Bompiani senza freni: governo nazista. Duello con Castelli

"Questo è un governo fascista? No, è nazista". Lascia tutti sgomenti l'affermazione di Ginevra Bompiani, scrittrice e figlia del fondatore della famosa casa editrice. Nella puntata di mercoledì 19 aprile de L'aria che tira, su La7, si parla della polemica nata dall'espressione usata dal ministro Francesco Lollobrigida sull’emergenza migranti, ossia che bisogna evitare la "sostituzione etnica". "È un'idea nazista, non dico che i fascisti non fossero d'accordo ma la sostituzione etnica è un'idea nazista. Ed è l'anticamera della pulizia etnica", afferma Bompiani. Chi è al governo "ha dimostrato simpatie non solo per il vecchio fascismo, ma anche per il nuovo nazismo. Le parole di Lollobrigida sono da nazista", rincara la dose la scrittrice. 

 

Attacchi che seguono le accuse di "suprematismo bianco" nei confronti dell'esponente di Fratelli d'Italia da parte della segretaria del Pd Elly Schlein. "Il governo Meloni si rivolge al maschio, bianco, etero e cattolico. Al suprematista bianco", è il commento della scrittrice secondo cui le dichiarazioni della premier che ha chiarito la posizione del governo su migranti e lavoro "sono tutte balle". 

 

L'unico a replicare alle accuse durissime di Bompiani è l'ex ministro leghista Roberto Castelli: "Ho scoperto di essere un nazista", afferma. "Meglio tardi che mai", è la surreale risposta della scrittrice. "Nazista per me è un insulto sanguinoso, mi sentirei autorizzato a rispondere a mia volta con un insulto ma è una vecchia signora...", afferma Castelli che respinge i teoremi della scrittrice argomentando le sue soluzioni merito del problema, ossia il calo di natalità e l'ingresso di forza lavoro. "Non le ho rivolto insulti né parlavo di lei. Parlavo di Lollobrigida e Meloni, non sapevo che l'avrebbe ripetuta anche lei..." si difende ancora Bompiani.