Coffee Break

Coffee Break, Cassese loda Meloni su tutta la linea: sinistra nel panico

Che ne pensa di Giorgia Meloni e dei suoi inviti ad abbassare i toni? La domanda viene girata a Sabino Cassese, costituzionalista ed ex giudice della Corte Costituzionale, ospite in collegamento della puntata del 6 febbraio di Coffee Break, il programma televisivo di La7 condotto da Andrea Pancani: “Quello della Meloni era l’invito giusto, perché era un invito rivolto sia all’una che all’altra parte, quindi un invito giusto da parte di chi svolge la funzione di presidente del Consiglio dei ministri. Mi pare anche giusto il sottolineare la durata quinquennale dal governo ed è anche giusto sottolineare che non starà appresso ai sondaggi d’opinione, ma piuttosto ai risultati dell’attività di governo. Mi sembra un po’ troppo ottimistico che le riforma possano essere fatte tutte nel 2023, probabilmente potranno essere avviate, ma non credo che potremmo vedere i risultati di progetti come quello dell’autonomia differenziato e del presidenzialismo”.

 

 

Cassese viene interrogato proprio sulla riforma dell’autonomia, in particolare sui temi della scuola e della sanità, con alcuni che pensano che si creerebbe una situazione di allarme: “Penso che l’autonomia differenziata non sia il diavolo. Chi ha scritto la Costituzione voleva l’autonomia differenziata, ci sono già 5 regioni che ce l’hanno. Rifiutarla in toto sarebbe un rifiutare un pezzo della nostra Costituzione. Il problema è come vengono fatte queste cose. È proprio necessario che vi sia una differenziazione per tutte le 23 materie sulle quali è possibile avere una differenziazione dell’autonomia? Perché - si domanda Cassese concludendo il suo intervento - non si discute di questo e si discute del sesso degli angeli?”.