border line

Mario Monti spiega e non si pente: informazione meno democratica? La toppa è peggio del buco

Arnaldo Magro

Alzi la mano a chi non è capitato almeno una volta nella vita, di dire qualcosa «border line». Di non essersi ben spiegati magari o semplicemente di aver utilizzato termini infelici. Anche il professore Mario Monti non è esente dall'inciampo e dopo aver invocato qualche giorno fa una rivisitazione meno democratica della informazione, ha ritenuto opportuno puntualizzare il concetto, per il tramite di David Parenzo. Ora in realtà, il Magnifico Bocconiano, nel suo messaggio di spiega, non rinnega affatto il suo postulato, tutt' altro.

«Al di là del termine infelice, il tema esiste al punto di essere stato argomento di dibattito con i tre autorevoli giornalisti in studio, per svariati minuti». Nessuna retromarcia ma un puntellamento ulteriore del concetto. E poco gli è importato l'insorgere del web, contro quelle sue parole. A colpire sembra essere più la serenità con la quale il senatore a vita parla di limitare un sistema che dovrebbe essere libero. In questo caso la toppa sembra davvero peggiore del buco caro professore.