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Piazza di Siena, il Carosello del San Raffaele tra ricordi e nuove emozioni

Messaggero di pace e inclusione, il Carosello del San Raffaele - che dal 1990 rappresenta nelle maggiori manifestazioni equestri il Centro di Riabilitazione Equestre di Viterbo - si è inserito, suscitando l’immancabile fascino creato dall’affiatamento fra ragazzi disabili e normo dotati, tra quelli dei Lancieri di Montebello e dei Carabinieri. “Ogni uscita mi suscita un po’ di ansia ma con le mie compagne mi passa. Amo stare con i cavalli perché mi aiutano molto nelle difficoltà” sussurrava Silvia prima dell’inizio dell’esibizione mentre Aleandro ricordava l’emozione del primo cavallo e del primo Carosello di trent'anni fa: “Oggi sono però contento di insegnare ad altri ragazzi e di stare ancora in questo gruppo” ha spiegato al microfono di Daniela Zoppi. “Partecipare al carosello è stato sempre un mio sogno da quando ho iniziato ad andare cavallo a Villa Buon Respiro” ricorda Franceschina, ospite storica del San Raffaele. “All'inizio ero delusa quando non potevo partecipare e ogni volta lo è ancora di più, per me è motivo di orgoglio e soddisfazione. Mi piace il messaggio che si dà agli altri”. Quel messaggio di cui si diceva all’inizio. Jacopo tremava un po' nel salire in sella: “E’ il primo anno che faccio il Carosello e sono emozionato e preoccupato perché non ricordo i movimenti a memoria. Però mi conforta che sto insieme alla mia compagna che mi aiuterà. Sin da piccolo ho sempre seguito sia le prove nelle varie piazze italiane e questo debutto lo sto vivendo con gioia e nello stesso tempo con ansia. La più grande soddisfazione è stata quella di riuscire a entrare nel gruppo dei ragazzi del Carosello". (Enrico Tonali)

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