Cidim a Roma unisce il sacro e il bello con la musica
Si chiama Cidim a Roma ed è l’ultimo progetto ideato e realizzato dal Comitato Nazionale Italiano Musica ETS che da circa 50 anni si occupa di promuovere i migliori talenti italiani della classica e del jazz nel nostro Paese e all’estero. Francescantonio Pollice, presidente del Cidim e di Aiam Associazione Italiana Attività Musicali, in questa intervista spiega il successo del progetto che, dall’inizio dell’anno ha collezionato, al momento 20 concerti e 3.500 spettatori offrendo loro musica di altissima qualità e location d’eccezione come i Musei Vaticani, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Basilica di San Vitale al Quirinale, la Chiesa di Santa Maria della Pace, il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, la Sala del Primaticcio, la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi, l’Auditorium Ennio Morricone Università di Roma Tor Vergata, in un felice matrimonio che unisce il sacro e il bello con la musica.
Come e quando nasce il nuovo progetto del Cidim?
"Già da qualche anno il Cidim era impegnato nell’organizzazione di eventi a Roma e il successo di Musica ai Musei, la rassegna concertistica promossa su incarico del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per le aperture serali dei Musei Vaticani che prevede l’accesso al concerto e quello ai Musei con un solo biglietto, ci ha spinti a fare di più. Nascono così il progetto Resonare Fibris ciclo di concerti di musica antica con l’utilizzo degli strumenti conservati presso il museo Nazionale degli Strumenti Musicali e la rassegna Il sacro in musica, realizzata nell’ambito del Festival di Musica Sacra promosso e sostenuto dalla Regione Lazio, che si sta realizzando in alcune fra le Basiliche e le chiese più belle della Capitale. Qualche giorno fa, esattamente il 10 settembre, nella splendida Basilica di Santa Maria Maggiore, l’Ensemble Festina Lente si è esibito di fronte a una chiesa gremita con un pubblico attento che ha ascoltato, in un’ora di concerto, le splendide musiche della messa Regina Coeli a 4 voci di Giovanni da Palestrina in occasione dei 500 anni dalla sua nascita. Ed ancora il progetto Sacrae militiae sonus, rassegna di dieci concerti, tutti all’interno della Basilica di San Vitale al Quirinale a Roma, tenuti dalle più prestigiose bande musicali ministeriali e militari".
Il connubio musica e luogo sacro funziona?
"Non siamo certo noi ad averlo inventato! Il Cidim, consapevole di operare anche nella Capitale dove ci sono le basiliche e le chiese più belle al mondo e forte del suo rapporto con le autorità vaticane, ha voluto investire in questa direzione. Abbiamo anche apprezzato la scelta della Regione Lazio di pubblicare, in occasione del Giubileo, un bando per rilanciare la tradizione della musica sacra italiana, valorizzando i musicisti e anche il territorio, iniziativa che ha portato al “Festival di Musica Sacra”, al quale il CIDIM partecipa con cinque eventi tutti a Roma".
Se ne parla di meno, ma la musica “colta” a quanto pare a Roma, nel Lazio e in Italia possiede un grande seguito.
"Certo e Le dirò di più, sono i giovani quelli più interessati. Da musicista, in un certo senso, si potrebbe dire che sono di parte, ma mi creda l’entusiasmo e l’applicazione che registriamo durante i concerti è senz’altro benaugurante per la comunità nazionale non solo in termini di pubblico, ma anche perché implementare il numero di occasioni di far musica permette agli strumentisti e ai cantanti, in particolare a quelli più giovani, di avere occasioni di lavoro e soddisfazioni professionali a fronte di una vita di impegno e sacrificio. Benché gli spazi per emergere siano pochi e le carriere difficile, i giovani amano ancora molto questo genere di musica e lo dimostrano i dati degli iscritti ai conservatori di tutta Italia che attualmente sono circa 30.000 con un numero significativo a Roma e nelle istituzioni Afam del Lazio. E il Cidim, che fu fondato circa 50 anni fa, ha tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere e favorire i giovani musicisti dando loro la possibilità di farsi conoscere nelle più prestigiose venue italiane e straniere".
Da ultimo, ci faccia qualche nome.
"Tra i romani i violoncellisti Ettore Pagano e Michele Marco Rossi, il liutista Simone Vallerotonda e il suo ensemble i Bassifondi. Ma le posso fare anche i nomi dei violinisti Gennaro Cardaropoli, Julian Kainrath e Giulia Rimonda, dei pianisti Nicolò Cafaro, Alberto Ferro, Gabriele Strada che suonano il piano divinamente. Nonostante l’età, sono tutti in tour, anche grazie al Cidim, in Italia e all’estero. Perché esportare le nostre eccellenze al di fuori del territorio è per noi un grande orgoglio e lavorare all’estero per questi professionisti rappresenta la concreta opportunità di affermarsi".
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