"Sparare nelle narici", il commento shock contro Salvini per bloccare il Ponte
«Ma sarebbe poi così sbagliato svuotargli il caricatore di una Beretta 92 nelle narici?». Lo ha scritto tale giovanni.talli su Instagram riferendosi al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Un leone da tastiera probabilmente, che riflette il clima di tensione che si respira giornalmente e col quale si ritrovano a combattere leader di maggioranza e non solo. A ogni modo, è solo una delle tante minacce e intimidazioni che hanno come bersaglio il segretario Lega.
Il motivo? L’ex ministro degli interni, allora messo alla gogna per avere difeso i confini italiani e processato ante tempore dalla solita sinistra, oggi nelle vesti di ministro delle Infrastrutture ha sbloccato l’iter realizzativo del Ponte sullo Stretto. Un traguardo riconosciuto a livello internazionale, che però non soddisfa i così detti No-Ponte. Gli amici dei violenti No-Tav, i fautori dell’immobilismo. Guai, dicono loro, a lavorare per lo sviluppo della Nazione, per un Italia più veloce in termini di mobilità e commercio. Ma sì sa, ai compagni oggi mancano le idee e odio e violenza sono l’unica arma a loro disposizione.
Intanto, lo stesso Salvini ha denunciato il commento del «pacifista-rosso» assicurando al mittente una bella querela. «Eccoli i tolleranti e rispettosi- ha tuonato il leader del Carroccio- Questo “signore”, per bloccare i lavori del Ponte sullo Stretto, ipotizza che mi si spari in faccio». «Al loro odio- ha aggiunto riferendosi agli antagonisti- rispondiamo con l’amore, col lavoro (dopo cinquant’anni finalmente il ponte si farà)». Non resta che attendere settembre per l’apertura dei cantieri, tra minacce e isterie di chi è contrario a priori solo perché sarà il Ponte di Salvini, il Ponte della destra.
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