"Una società parallela: i Fratelli Musulmani contro i valori europei". L'analisi del Milton Friedman Institute
“I Fratelli Musulmani, radicati in Europa da oltre settant’anni, rappresentano una sfida aperta ai valori democratici del continente. La loro strategia di “integrazione selettiva” – un’adesione di facciata alle istituzioni, ma un rifiuto netto di abbracciare la cultura europea – li pone in rotta di collisione con i principi di coesione e cittadinanza. Un rapporto del Ministero dell’Interno francese (maggio 2025) smaschera la loro rete: attraverso l’Unione dei Musulmani di Francia, gestiscono 139 moschee e 68 centri culturali, promuovendo un’ideologia che contrappone l’identità islamica a quella nazionale. Formalmente legali, queste strutture creano un muro culturale che sabota l’unità repubblicana. Lorenzo Vidino, esperto di islamismo, lo conferma nel suo studio del 2023: “Non cercano integrazione, ma uno spazio islamico separato, estraneo ai valori occidentali”. Così Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman Institute in una nota.
"Dagli anni ’50, esuli da Egitto e Siria hanno trasformato Germania, Francia, Svizzera e Regno Unito in basi strategiche - si legge nella nota - La Società Islamica di Saïd Ramadan, fondata in Germania nel 1958, è diventata un pilastro per moschee, scuole e lobby. Ma il loro “doppio discorso” è lampante: parole di tolleranza in pubblico, ma nelle loro sedi spingono per una “lealtà dottrinale” che rifiuta la cittadinanza democratica. Il Verfassungsschutz tedesco (2023) denuncia: i loro centri insegnano che i valori occidentali sono incompatibili con l’Islam, alienando i giovani musulmani".
"Pur operando entro la legalità, il pericolo è subdolo. Uno studio dell’Università di Lovanio (2022) parla di “separatismo morbido”: un ecosistema chiuso che dipinge l’Occidente come corrotto, alimentando radicalizzazione e divisioni. Patrick Haenni, in L’islam di mercato, lo definisce una scelta ideologica: i Fratelli costruiscono una “modernità islamizzata”, dove la umma supera lo Stato e la fede prevale sul diritto. Non si integrano, ma coesistono, manipolando religione e politica a loro vantaggio.
Francia, Austria e Germania reagiscono con controlli su finanziamenti e sermoni, ma un approccio solo repressivo rischia di peggiorare le tensioni, servono approcci duri ma più efficaci. La questione è ineludibile: può una religiosità rigida coesistere con una cittadinanza piena? I Fratelli Musulmani scelgono una “cittadinanza di facciata”, per ora rispettando la legge, ma rigettando i valori democratici. Il risultato è una società parallela che minaccia la coesione europea. Serve una risposta chiara, una soluzione che ancora non è stata identificata”, conclude Bertoldi.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto