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La rivoluzione dei wire internazionali: iSwiss Pay tra innovazione, solidarietà e cartolarizzazioni

Francesco Fredella
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Negli ultimi cinquant'anni, i trasferimenti di denaro oltre confine hanno conosciuto una crescita vertiginosa del 750%. Ciò significa che per ogni dollaro trasferito nel 1973, anno di fondazione della SWIFT, il principale operatore mondiale per i trasferimenti di denaro internazionali, nel 2023 ne sono stati trasferiti ben 750. Tuttavia, nonostante questo notevole incremento, l'infrastruttura finanziaria rimane sostanzialmente la stessa del 1973, con poche migliorie marginali. Questa situazione ha portato a un'inefficienza nei trasferimenti internazionali, che rimangono lunghi, costosi e limitati agli orari di apertura delle banche, trascurando le esigenze dei cosiddetti "underbanked", ovvero coloro che non hanno un conto corrente e che spesso sono le fasce più deboli della popolazione, come le donne e i cosiddetti "analfabeti digitali".

Una soluzione innovativa per rendere i trasferimenti internazionali meno onerosi è stata proposta da iSwiss, una società finanziaria internazionale. iSwiss opera i pagamenti con una rete di proprie controllate, ognuna con una licenza diversa in base alla giurisdizione. "Il fulcro della nostra infrastruttura di pagamenti è la canadese iSwiss Pay, con sede a Vancouver", spiega Aleo Christopher, CEO del gruppo iSwiss. "Con il sistema iSwiss, il trasferimento di denaro avviene con un regime di compensazioni reciproche e i soldi nemmeno attraversano i confini. In questo modo, l'operazione di pagamento viene conclusa in giornata e si evitano costose banche corrispondenti. Offrire servizi di pagamento rapidi, economici e facili è la ricetta per combattere l'under banking", conclude Christopher.

Ma essere innovativi non deve significare abbandonare le soluzioni consolidate. "La capacità di Swift di elaborare una media di 42 milioni di ordini di pagamento al giorno lo rende un attore cruciale nel facilitare le transazioni finanziarie su scala mondiale", afferma Aleo Christopher. "Essere allacciati a SWIFT è un passo indispensabile per la futura quotazione del gruppo, prevista entro i prossimi due anni su una delle principali piazze finanziarie internazionali". iSwiss Pay è impegnata anche nel sociale, con progetti di formazione rivolti alle parti più fragili della popolazione. Donne, anziani, immigrati che spesso non utilizzano i moderni sistemi di pagamento e non dispongono nemmeno di un conto corrente. Per queste categorie di persone, iSwiss Pay ha lanciato una linea di conti correnti a prezzi calmierati e bloccati, oltre ad offrire corsi di alfabetizzazione digitale per l’utilizzo degli strumenti più moderni come i wallet digitali per il risparmio e i pagamenti.

Ma l’esperienza di iSwiss Pay, non finisce qui. La società finanziaria canadese, infatti, svolge anche servizi di pagamento in operazioni di cartolarizzazione del gruppo iSwiss, fornendo i servizi di cassa e clearing degli ordini. "Avere successo significa essere flessibili e offrire servizi a 360°: dal wallet alla pensionata al clearing delle operazioni in borsa. In entrambi i casi, ci viene richiesta la stessa passione, competenza e dedizione", conclude Aleo Christopher.

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