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Le entrate generate per lo Stato dal gioco d'azzardo in Italia nel 2022 e nel 2023

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Il gioco d’azzardo, da sempre, esercita un grandissimo fascino su appassionati e non. Dopo le chiusure forzate nel periodo della pandemia, i dati sul gioco e sul guadagno hanno fatto registrare dati crescenti in Italia e in altri stati europei come Spagna, Germania e Ungheria ad esempio e non solo, anche grazie all’offerta sempre più ampia di online casino che hanno il vantaggio di essere molto più accessibili rispetto alle sale da gioco fisiche. Il settore del gioco, infatti, è sempre più digitale e non sono solo le giovani generazioni ad adattarsi e a vivere positivamente questo tipo di rivoluzione. Ma quali sono state le entrate dal gioco d’azzardo per l’Italia negli ultimi anni?

Uno sguardo ai dati ufficiali

I dati ufficiali distribuiscono le varie cifre riferite ai movimenti di denaro in diverse voci: con “raccolta” si intende l’intero volume delle puntate effettuate dai giocatori di tutta Italia, con “spesa” la differenza tra le puntate e le somme vinte dai giocatori, con “erario” le entrate nelle casse dello stato. Per avere un’idea più chiara sul tema, guardiamo i dati del 2020: la raccolta è stata di 88,25 miliardi di euro, mentre le vincite sono state pari a 75,3 miliardi. La spesa totale dei giocatori italiani, quindi, è stata di 12,95 miliardi di euro, mentre il dato erariale era pari a 7,23 miliardi di euro, stando ai dati comunicati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), l’ente che regola il settore del gioco in Italia e a cui a volte ci si riferisce ancora come Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), l’autorità preposta prima di ADM.

2022: verso il ritorno ai dati dell’era pre-pandemia

Proseguendo sul trend di crescita, il 2022 ha mostrato un significativo aumento del volume di denaro giocato in Italia, con un totale di 136 miliardi, ben 25 miliardi in più di quanto speso nell’anno precedente. Il totale della raccolta è suddiviso in 63 miliardi sulla rete fisica e 73 miliardi derivanti dal gioco online, prevalentemente giochi di carte e giochi di sorte a quota fissa. Nel 2022, inoltre, sono tornati a crescere in modo importante gli apparecchi di intrattenimento come le slot e le videolottery, anche per la fine delle restrizioni legate al Covid-19. In totale, nel 2022, gli italiani hanno vinto 115,7 miliardi, con una spesa complessiva di 20,3 miliardi e un gettito erariale calcolato in oltre 11 miliardi.

Quali sono i numeri nel 2023?

Se diamo uno sguardo ai dati raccolti nel corso dello scorso anno, notiamo un’ulteriore crescita che racconta ancora il trend estremamente positivo del gioco d’azzardo in Italia. La sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, recentemente, ha comunicato che l’intero volume di denaro giocato in Italia è salito a 150 miliardi, con un aumento di 14 miliardi rispetto al 2022. Un dato ancora più interessante emerge da una misura del tempo speso dagli italiani nel gioco d’azzardo: nel 2022, la stima era in 90 milioni di giornate lavorative, mentre nel 2023 si è passati 140 milioni.

Ulteriori curiosità emerse nel 2023

Il 2023 ha certificato un aumento del numero di persone affascinate dal mondo del gioco d’azzardo al punto da poter essere definiti “giocatori assidui”. L’anno scorso, inoltre, più di un terzo dei giovani d’età compresa fra 14 e 19 anni ha tentato la sorte con giochi d’azzardo o di fortuna. Questo dato risulta maggiore quasi del 10% rispetto al 2021: i giovani assidui, cioè quelli che giocano almeno una volta a settimana, sono diventati il 14%. Alcuni di questi trend sembravano poter essere già suggeriti dai dati raccolti nel corso del primo trimestre del 2023: il volume totale di denaro movimentato nell’ambito del gioco d’azzardo, nel primo trimestre del 2023, era stato di 35 miliardi, ovvero il 14% in più rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. La cosiddetta Gen Z, inoltre, tende a preferire il gioco online ed è in calo il numero di ragazzi che sceglie le sale da gioco fisiche. Nel gioco online, le scommesse preferite sono la scelta principale degli italiani (31%), mentre calano i giocatori di poker (-12%).

 

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