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Antibiotici, la guida della Regione Lazio all'uso corretto: #facciamolifunzionare

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Promuovere tra i cittadini un uso consapevole e attento degli antibiotici. È questo l'obiettivo della campagna #facciamolifunzionare, iniziativa della Regione Lazio per sensibilizzare la popolazione su tema dell’antibiotico resistenza. Di cosa si tratta? È fenomeno di adattamento di alcuni microorganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere e proliferare, nonostante l’azione contraria degli agenti antibatterici (antibiotici). L’utilizzo inappropriato di antibiotici, cioè l’uso non necessario e/o nelle dosi non prescritte, sia negli uomini che negli animali, porta ad un incremento di batteri in grado di resistere agli antibiotici, che quindi potrebbero non essere più efficaci in caso di necessità. L’antibiotico resistenza è un aspetto del fenomeno, più ampio, dell’antimicrobico resistenza che coinvolge anche gli antivirali, gli antifungini e gli antiparassitari.

Gli antibiotici curano numerose infezioni batteriche, se presi seguendo con attenzione le indicazioni del proprio medico ma non aiutano a guarire dalle infezioni causate da virus, come i normali raffreddori o l’influenza. La diagnosi corretta e la decisione sull’impiego o meno degli antibiotici sono di esclusiva competenza di un medico. No alle terapie fai da te.  Segui i consigli del tuo medico, non interrompere la cura, attieniti a tempi e modalità prescritte.

Sul sito salutelazio.it/antibioticoresistenza sono disponibili contenuti informativi sulla campagna #facciamolifunzionare e un decalogo con le 10 cose importanti da ricordare per combattere l’antibiotico resistenza. Per maggior informazioni sull’argomento è possibile visitare il sito della Organizzazione Mondiale della Sanità. 

Le infezioni causate da microrganismi resistenti, che non rispondono al trattamento con antibiotici portano ad un prolungamento della malattia e ad un rischio di complicanze anche gravi. Inoltre, l’inefficacia completa o parziale degli antibiotici può generare complicazioni nelle procedure chirurgiche di routine, nelle terapie salvavita, nei trapianti, così come nella possibilità di contrastare molte malattie causate da batteri.

A causa dell’antibiotico resistenza aumentano sempre più le infezioni difficilmente trattabili. Il 75% delle infezioni antibiotico-resistenti in Europa risulta correlata all’assistenza e 1/3 delle infezioni è causato da antibiotici resistenti alle infezioni (Antibiotico-resistenza, strategia One health - salute.gov.it). In Italia negli ospedali restano alte le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici rilevate nei microrganismi ‘sorvegliati’ (Infezioni correlate all’assistenza e resistenza agli antibiotici, in Italia i tassi restano elevati, con qualche segnale di diminuzione - ISS) e sebbene ci sia stata una riduzione dei consumi, il ricorso ad antibiotici ad ampio spettro (con impatto maggiore sulle resistenze) risulta maggiore rispetto alla media europea, un dato che è peggiorato negli ultimi 3 anni (Rapporto_Antibiotici_2021.pdf - aifa.gov.it). In Italia è attivo un sistema di sorveglianza dell’antibiotico resistenza, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità che ha l’obiettivo di monitorare e descrivere la tendenza del fenomeno in Italia. 

A questo link è possibile scaricare il decalogo della Regione Lazio sull'uso corretto degli antibiotici (www.salutelazio.it/antibioticoresistenza).

 

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