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La sorpresa di Trump: "Incontrerò Putin a Budapest e vedremo come finire la guerra"

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Foto: Ansa

Andrea Riccardi
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"Il presidente Putin e io ci incontreremo a Budapest, in Ungheria, per valutare se possiamo porre fine a questa ingloriosa guerra tra Russia e Ucraina". Donald Trump ha stupito il mondo. Dopo Gaza, ha deciso di portare la pace anche in Europa. L'annuncio è arrivato dopo una lunghissima telefonata di due ore e mezza con il presidente russo. "Zelensky e io ci incontreremo domani nello Studio Ovale, dove discuteremo della mia conversazione con Putin e di molto altro", ha spiegato. "La conversazione telefonica è stata molto produttiva. Il presidente Putin si è congratulato con me e con gli Stati Uniti per il grande traguardo della pace in Medio Oriente, qualcosa che, ha detto, è stato sognato per secoli. Credo davvero che il successo in Medio Oriente ci aiuterà nei negoziati per porre fine alla guerra con Russia e Ucraina. La conversazione di oggi ha fatto grandi progressi". "Abbiamo convenuto di convocare un incontro tra i nostri consiglieri già la prossima settimana", ha aggiunto Trump. La delegazione statunitense sarà guidata dal Segretario di Stato Marco Rubio, insieme ad altri rappresentanti che verranno designati. Il luogo dell'incontro sarà definito nei prossimi giorni. Sarà proprio Rubio a telefonare al ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov per concordare i termini del summit. Trump e Putin si vedranno entro 15 giorni.

Il colloquio è avvenuto a poche ore dall'incontro, fissato per domani a Washington, tra il Capo della Casa Bianca con il preside ucraino Volodymyr Zelensky. Il motivo principale del viaggio è la fornitura di missili Tomahawk, che hanno una gittata fino a 2.500 chilometri e che consentirebbero a Kiev di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo, centri di comando, centri logistici e altri obiettivi militari raggiungendo persino negli Urali. Trump ha fatto sapere nei giorni scorsi che vuole sapere "come verranno impiegati questi missili" prima di fornirli all'Ucraina. La Russia "farà tutto" per garantire la propria sicurezza se gli Stati Uniti trasferiranno i Tomahawk a Kiev, ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha avvertito Cremlino riguardo la possibilità di "un nuovo livello di escalation". "I nostri militari sanno cosa fare; hanno il potenziale militare e tutte le capacità necessarie. Faremo tutto il possibile per garantire la sicurezza del nostro Paese", ha affermato Peskov. "I Tomahawk non cambierebbero nulla nelle sorti della guerra. Anzi potrebbero danneggiare le relazioni tra Russia e Stati Uniti, per non parlare delle prospettive di una soluzione pacifica del conflitto", ha tagliato corto Putin.

Negli Usa Zelensky incontrerà anche rappresentanti delle industrie della difesa. "In questo momento è importante inviare un segnale che l'Ucraina sarà rafforzata con tutti i mezzi possibili. E questo è uno di quei mezzi che per me è importante: i Tomahawk", ha dichiarato l'8 ottobre scorso. Il presidente ucraino ha ripetutamente fatto pressione su Washington affinché fornisca l'arma, definendola "un passo necessario per rafforzare la difesa ucraina". Dopo che oggi l'aviazione di Mosca ha bombardato i principali siti di stoccaggio del gas dell'Ucraina. Con la telefonata tra Trump e Putin, tutto torna in discussione.

"L'incontro in programma tra i presidenti di Russia e Stati Uniti è una grande notizia per il mondo e per tutti coloro che amano la pace. Siamo pronti!", ha commentato il primo ministro ungherese Viktor Orban. "La telefonata tra Trump e Putin è un'ottima notizia per chi spera nel cessate il fuoco", ha affermato il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini. "Non a caso si vedranno a Budapest, casa dell'amico Orban. Confidiamo che dopo la pace in Medio Oriente, Trump possa garantire la pace tra Ucraina e Russia. Speriamo che tutti, anche a Bruxelles, Parigi e Berlino, lavorino per la distensione".

Intanto oggi la Russia ha lanciato più di 300 droni e 37 missili, oltre a bombe plananti che hanno colpito le regioni di Chernihiv, Kharkiv, Poltava, Sumy e Vinnytsia. La contraerea ha abbattuto 283 velivoli senza pilota e 5 razzi. Da quando ha invaso l'Ucraina nel 2022, Mosca ha attaccato le infrastrutture elettriche ucraine ogni inverno, costringendo Kiev a imporre blackout di emergenza e importare energia dall'estero. Il ministero della Difesa russo ha affermato di aver colpito le strutture usate dall'esercito ucraino con missili Kinzhal "in risposta" agli attacchi alle infrastrutture russe, un apparente riferimento agli attacchi alle raffinerie di qualche giorno fa Gli ultimi attacchi sono avvenuti quando l'esercito ucraino ha detto che le truppe nordcoreane che combattono per la Russia stavano operando con droni oltre il confine in missioni di ricognizione.

 

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