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Trump vuole mettere dazi anche ai "furbetti" di Hollywood

Foto:  Ansa

Alessandra Zavatta
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Donald Trump vuole mettere i dazi anche a Hollywood. Il presidente Usa ha annunciato, attraverso un post su Truth Social, tariffe del 100% sui film prodotti all'estero. Una proposta ventilata a maggio e poi accantonata. Ora è tornato alla carica. "Il settore cinematografico è stato rubato agli Stati Uniti d'America da altri Paesi, proprio come rubare le caramelle a un bambino", ha scritto Trump. "La California, con il suo governatore debole e incompetente, è stata colpita in modo particolarmente duro! Pertanto, per risolvere questo problema annoso e senza fine, imporrò una tariffa del 100% su tutti i film realizzati al di fuori degli Usa". Il post non include dettagli su come verrebbe applicato il nuovo dazio.

Il governatore della California Gavin Newsom ha contattato la Casa Bianca offrendosi di collaborare per creare un incentivo fiscale e ha risposto alla frecciatina di Trump condividendo su X il programma di credito d'imposta per film e prodotti televisivi. Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda hanno sviluppato generosi programmi di credito d'imposta per il cinema che, insieme ai costi più bassi, stanno attirando le produzioni fuori dagli Stati Uniti. La California è stata particolarmente colpita dall'esodo delle troupe che preferiscono girare film all'estero spendendo molto meno che in America. E adesso Trump vuole mettere il dazio ai "furbetti di Hollywood" per riportare la produzione negli Usa. Le case cinematografiche hanno avvertito che le tariffe aumenterebbero i costi per i consumatori e avrebbero "conseguenze indesiderate".

La Motion Picture Association, il braccio armato dei principali studios di Hollywood, è sul piede di guerra. Lunedì, i rappresentanti del Congresso eletti in California hanno ribadito il sostegno a un programma federale di incentivi fiscali volto a sostenere l'industria cinematografica statunitense. "Sono sollevata che il presidente Trump riconosca che stiamo perdendo un prodotto americano di punta", ha dichiarato in una nota la deputata del partito democratico Laura Friedman, ex produttrice cinematografica, "Spero che il presidente si unisca a noi nel promuovere una soluzione concreta che metta il settore a livello le condizioni di concorrenza internazionale".

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