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Iran, attacco israeliano "inutile". E mostra i muscoli: "Droni? Piccoli oggetti"

Il Medio Oriente è una polveriera. Fin dall'attacco del 7 ottobre di Hamas questo è risultato chiaro a tutti. Anche se tensioni mai sopite tra gli Stati lo lasciavano intuire da sempre. Ora, dopo che Iran e Israele si sono mostrati i muscoli a vicenda, l'ipotesi di un'escalation del conflitto è ancora più concreta. L’ Iran ha definito «inutile» l’attacco di droni compiuto venerdì contro il suo territorio. «Il regime usurpatore sionista (Israele) non si è assunto la responsabilità dell’azione, e forse è stata così inutile che non valeva la pena di fare propaganda al riguardo», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Naser Kananì in una conferenza stampa a Teheran. «Israele non conferma nè si assume mai la responsabilità delle sue presunte azioni contro l’Iran. Erano piccoli oggetti mirati a operazioni dannose e fortunatamente sono stati abbattuti dalla preparazione delle forze iraniane», ha aggiunto il portavoce.

 

  

 

Le autorità iraniane hanno assicurato che l’attacco ha coinvolto tre droni che sono stati abbattuti senza causare danni, mentre fonti ufficiali americane hanno assicurato al New York Times che Israele ha lanciato almeno un missile contro un radar vicino alle installazioni nucleari di Natanz e alla base aerea di Shekari. Alti funzionari iraniani hanno minimizzato l’attacco di venerdì che, insieme al silenzio israeliano, indica una riduzione della tensione tra lo Stato ebraico e l’Iran dopo lo scambio di attentati. L’attacco sarebbe stato una rappresaglia al bombardamento con centinaia di missili e droni contro Israele sabato 13, la prima volta che l’ Iran ha attaccato direttamente il territorio israeliano, che nonostante la sua natura spettacolare non ha causato quasi alcun danno. «Nessun civile è rimasto ferito e nessuna casa o infrastruttura economica è stata attaccata. Sono state attaccate solo due basi dell’intelligence. L’operazione (di ritorsione) è terminata», ha detto Kananì.