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Guerra in Ucraina, “nuova offensiva d’estate”. La Russia pronta alla mazzata finale

«Le forze russe continueranno in primavera gli sforzi di offensiva in corso per destabilizzare le linee difensive ucraine, mentre si preparano ad una nuova offensiva in estate». A rivelarlo è l’Institute for the Study of War, che spiega - nel suo bollettino giornaliero sulla guerra in Ucraina - che la fornitura di aiuti militari occidentali «svolgerà un ruolo cruciale nella capacità ucraina di tenere ora il territorio e respingere l’offensiva russa nei prossimi mesi». Secondo il think tank americano, se ben rifornite «le forze ucraine hanno dimostrato di poter impedire alle forze russe successi anche marginali durante le offensive russe su larga scala, e non vi è ragione di dubitare che l’Ucraina possa ulteriormente stabilizzare la linea del fronte e prepararsi a respingere l’offensiva russa di questa estate se la scarsità di rifornimenti verrà superata».

 

  

 

Nel frattemo, lo stesso Isw, ha svelato che gli attacchi ucraini alle raffinerie in Russia hanno provocato un aumento dei prezzi della benzina nel paese di Vladimir Putin. Un report scritto prima della notizia di questa mattina di un nuovo attacco ucraino contro due raffinerie nella regione di Samara. Il think tank americano cita l’outlet russo Rbk che il 13 marzo riportava l’aumento dei prezzi della benzina. In particolare la benzina a 95 ottani ha superato i 60mila rubi a tonnellata (circa 648 dollari) per la prima volta dal settembre 2023. Secondo l’Rbk, la chiusura di due delle principali unità alla raffineria di Ryazan e di un’altra unità alla raffineria di Nizhny Novgorod, a causa degli attacchi ucraini del 13 marzo, riducono la produzione russa dell’8-9%, con un significativo impatto sul mercato russo del petrolio.