altissima tensione

Mar Rosso, missile balistico degli Houthi. La fregata greca apre il fuoco

Alta tensione in Medio Oriente. Mentre i tentativi di concordare un negoziato tra Israele e Hamas prendono i connotati di una corsa contro il tempo, il Mar Rosso è in ebollizione. Il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha riferito nella notte che i ribelli Houthi hanno lanciato un missile balistico da una zona da loro controllata nello Yemen verso il cacciatorpediniere Laboon, ma non lo ha colpito e non ci sono state perdite materiali o umane. Il comando ha aggiunto in una dichiarazione diffusa oggi che: "Il Comando Centrale degli Stati Uniti e una nave della coalizione sono riusciti a ingaggiare e distruggere due droni lanciati da un’area controllata dagli Houthi nello Yemen". "È stato stabilito che queste armi rappresentano una minaccia imminente per le navi commerciali e della Marina americana. Queste azioni vengono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi commerciali", si legge nella nota.

 

  

 

Intanto una nave militare greca in servizio nella missione navale dell’Unione Europea nel Mar Rosso ha sparato a due droni e li ha respinti. Lo ha detto un funzionario della Difesa greca. La fregata della Marina greca Hydra ha aperto il fuoco nel Golfo di Aden nelle prime ore di oggi, utilizzando il suo cannone principale da 127 mm. Lo riporta il sito Kathimerini. La missione del mezzo greco nella zona del Mar Rosso è iniziata lunedì, quando è salpata dal porto di Gibuti. Solamente ieri il cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare italiana Caio Duilio ha abbattuto due droni aerei fatti levare in volo dai ribelli Houti. Si è trattato di un "principio di autodifesa", ha specificato lo Stato maggiore della Difesa, che fa il paio con l’abbattimento da parte del mezzo militare, di un altro drone dieci giorni fa.

 

 

Nel mar Rosso "c’è un' evoluzione continua sulle modalità degli attacchi, gli attacchi di stanotte sono stati condotti in modo diverso dalle altre volte - ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo intervento al LETExpo 2024 -. Sono stati bravi gli uomini e le donne della Duilio, sono stati abbattuti due droni" ma è "una sfida che si evolve di settimana in settimana". "È nostro interesse che questo, come gli altri ’choke points’ del mondo, che sono sette, rimangano e siano nuovamente sicuri - ha sottolineato Crosetto -. Panama, per altri motivi, e questo stanno creando una quantità di problemi. Ci siamo mossi, ma, lo dico da settimane, non basta l’approccio militare. Il tema è nelle prossime settimane affiancare trattative politiche e diplomatiche per far cessare questi attacchi che non incidono, come vorrebbero nelle dichiarazioni degli Houthi, sulla guerra a Gaza ma solo sull’economia italiana o dell’Europa".