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Ucraina, la video-call nelle mani dei russi che imbarazza Scholz: "Attacchi in Crimea"

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Imbarazzo in Germania dopo la notizia che le autorità russe hanno intercettato una conversazione tra ufficiali della Bundeswehr sui missili da crociera Taurus da consegnare all’Ucraina. L’esercito tedesco ha annunciato che sta indagando su quanto accaduto, ma intanto adesso il timore è che i russi abbiano altro materiale. «Stiamo esaminando se le comunicazioni legate all’aeronautica militare siano state intercettate, il controspionaggio militare ha adottato tutte le misure necessarie», ha detto un portavoce del Ministero della Difesa.

È stata la caporedattrice dell’emittente russa RT, Margarita Simonyan, a pubblicare un file della durata di più di mezz’ora e presentarlo come uno scambio tra soldati tedeschi che discutono di attacchi contro la Crimea, la penisola annessa nel 2014 da Mosca. Nella conversazione, che in realtà non è datata, i partecipanti a quella che sembra una videoconferenza parlano in particolare dell’ipotesi della consegna a Kiev da parte della Germania di missili Taurus a lungo raggio e del loro possibile impatto. Esperti intervistati dal settimanale tedesco Der Spiegel hanno giudicato autentico il dossier. I partecipanti sollevano in particolare l’ipotesi di attacchi contro il ponte di Crimea che collega la penisola di Kerch, in Crimea, e il territorio russo. Se gli scambi si rivelassero autentici, sarebbero molto imbarazzanti per Berlino perché la Germania finora ha ufficialmente rifiutato qualsiasi consegna dei missili, nonostante siano stati richiesti a gran voce da Kiev, per paura di un’escalation della guerra. Nella registrazione i partecipanti discutono anche i dettagli delle consegne di missili Scalp a lungo raggio da parte di Francia e Gran Bretagna all’Ucraina.

 

«Se questa storia si rivelasse vera, sarebbe molto problematico», ha dichiarato ai giornali del gruppo Rnd il presidente della commissione parlamentare tedesca che vigila sui servizi segreti, l’ambientalista Konstantin von Notz. A Mosca la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha chiesto «rapide spiegazioni alla Germania» e aggiunto che «qualsiasi tentativo di evitare di rispondere alle domande sarà considerato un’ammissione di colpa». Da parte sua, il ’numero due' del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha osservato su Telegram che «i nostri rivali di lunga data, i tedeschi, sono diventati ancora una volta i nostri nemici giurati». «Guardate con quanta precisione parlano di colpire il nostro territorio con missili a lungo raggio, di scegliere gli obiettivi da colpire e di come infliggere il massimo danno alla nostra patria». In Germania, adesso, il timore è che le intercettazioni non siano isolate. «Si pone la questione se si tratti di un caso eccezionale o di un problema di sicurezza strutturale» all’interno dell’esercito tedesco, ha aggiunto Konstantin von Notz.

 

Tra l’altro, un esperto di questioni di difesa del principale partito di opposizione, la Cdu, Roderich Kiesewetter, ha fatto notare che «la conversione è stata deliberatamente diffusa dalla Russia in questo preciso momento con un obiettivo ben preciso», quello di soffocare sul nascere il dibattito in Germania intorno la consegna dei missili Taurus a Kiev. «E sono state sicuramente ascoltate altre conversazioni, che saranno trasmesse in seguito per servire gli interessi della Russia», ha aggiunto. Da notare che, secondo Spiegel, la discussione tra gli ufficiali tedeschi si è tenuta in videoconferenza sulla piattaforma pubblica WebEx, e non su una rete segreta interna all’esercito; il che solleva dubbi e interrogativi sugli standard di sicurezza interni della Bundeswehr.

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