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Russia, la gola profonda dallo stesso carcere di Navalny: “Quando è morto veramente”

Alexey Navalny sarebbe morto molto prima di quanto annunciato dalle autorità penitenziarie russe, molto probabilmente la notte fra giovedì e venerdì. È questo quanto testimonia un detenuto della colonia penale numero 3 di Kharp, nella regione di Yamal Nenets, citato da Novaya Gazeta Europe. La morte del dissidente, ha aggiunto la fonte, sembra aver colto di sorpresa il personale del carcere. Ma ecco il racconto dettagliato: “Ieri mattina era iniziata una ispezione approfondita della colonia penale. La sera tardi e la notte si sono sentite auto arrivare nel complesso della colonia penale, almeno in tre diverse ondate. E la sera di giovedì i secondini hanno accelerato i controlli e la chiusura celle dei detenuti. Di solito invece le ispezioni, note con un mese di anticipo, vengono preparate da tutti, carcerieri e detenuti per evitare problemi. E invece ieri all’improvviso ne è iniziata una”. 

 

  

 

Alle dieci del mattino - prosegue l’articolo sulla base del racconto del testimone - è arrivata la notizia della morte di Navalny. Alle due del pomeriggio il Servizio penitenziario federale ha pubblicato la notizia. Ma Baza, sito di notizie di solito bene informato su temi di sicurezza, aveva reso noto che Navalny si era sentito male intorno all’una di pomeriggio e che era morto alle 14.17, la stessa ora di cui ha parlato la portavoce Kira Yarmich, confermando la morte. Ma non sono state avvistate autoambulanze la mattina di ieri. Sono arrivate solo dopo che tutti sapevano che l’oppositore era morto. “Quindi, Navalny deve essere morto molto prima di quanto è stato annunciato, molto probabilmente la notte. Perché altrimenti avrebbero dovuto chiuderci in cella e condurre una ispezione la mattina?” la chiosa finale dal penitenziario che si trova in un luogo remoto della Russia e con temperature tra i 30 e i 40 gradi sotto lo zero.