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Medio Oriente, la ritorsione Usa: "Attacchi pianificati". Dove colpiranno

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Un piano per colpire obiettivi iraniani in Iraq e Siria sarebbe stato approvato dalla Casa Bianca per porre fine agli attacchi che il governo degli Houthi sta conducendo dallo Yemen contro navi cargo nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Lo riferisce l’emittente statunitense Cbs News, citando conferme ricevute da alti ufficiali americani, la cui identità non viene rivelata. Le operazioni in Iraq e Siria seguono gli attacchi che gli Houthi - gruppo che detiene il controllo delle regioni più popolose dello Yemen e sono alleate di Teheran - hanno condotto contro obiettivi americani nella regione. A ciò si aggiunge il raid di domenica scorsa contro la Tower 22, una base militare americana nella desertica regione di Rukban, nel nord-est della Giordania, al confine con la Siria. Nell’aggressione hanno perso la vita tre soldati americani, e altri 34 hanno riportato ferite. A condurlo le Falangi di Kataib Hezbollah, un gruppo vicino all’Iran che ha la sua sede in Iraq. Le indagini compiute hanno rivelato che gli armamenti utilizzati sono di fabbricazione iraniana. Un fattore determinante per l’avvio della nuova operazione americana sarà il meteo: come hanno aggiunto i funzionari alla Cbs, il livello di visibilità sarà un fattore cruciale per lanciare gli attacchi, in modo da «evitare di colpire anche i civili».

 

 

 

Le tensioni tra Stati Uniti e Iran sono aumentate da quando gli Houthi hanno iniziato a colpire navi commerciali israeliane nel Mar Rosso, in solidarietà con la popolazione palestinese, sotto i bombardamenti di Tel Aviv dopo gli assalti dei commando di Hamas nel sud di Israele del 7 ottobre scorso. Quel giorno, 1.200 persone hanno perso la vita e altre 240 sono state rapite e portate a Gaza dai combattenti palestinesi. Nell’operazione lanciata da Israele per neutralizzare Hamas e le milizie alleate hanno già perso la vita oltre 27mila civili.

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