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Guerra in Ucraina, “Russia pronta ai negoziati”. Svolta per la pace

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Un’improvvisa svolta su una guerra che dura da più di un anno e mezzo. La Russia è infatti pronta ad avviare negoziati con l’Ucraina per mettere fine alla crisi in corso perché «preferisce i mezzi diplomatici e politici». A dichiararlo è ufficialmente il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a Rtvi. Putin, ha evidenziato Peskov, «ha ripetutamente affermato che la cosa più importante per noi è raggiungere i nostri obiettivi. E, naturalmente, preferiremmo farlo principalmente attraverso mezzi politici e diplomatici. Ecco perché rimaniamo pronti ai negoziati». Peskov ha quindi sostenuto che il processo negoziale è stato interrotto da Kiev: «Loro stessi hanno ammesso che ciò è stato fatto per volere della Gran Bretagna, degli inglesi. Pertanto, la situazione è abbastanza ovvia»

 

 

Nel frattempo il Cremlino non esclude la partecipazione di Vladimir Putin, sempre che si presenti effettivamente, come si dà ora per scontato, alle elezioni presidenziali di marzo, al vertice G20 che si terrà in Brasile il prossimo novembre. Non è ancora stata presa una decisione su quale forma prenderà l’intervento del presidente russo. Il Brasile ha aderito alla Corte penale internazionale che ha spiccato nei confronti di Putin un mandato d’arresto in relazione alla deportazione dei minori ucraini in Russia. Ma il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha già precisato che l’invito nei confronti di Putin sarà comunque formalizzato. L’ultima volta che Putin ha partecipato in presenza a un vertice G20 è stato nel 2019 in Giappone. Il mese scorso è intervenuto al vertice straordinario del G20 convocato in video collegamento dalla presidenza indiana. Da marzo, quando è stato spiccato il mandato d’arresto, Putin si è recato solo in Kirghizistan, in Kazakistan, in Cina e in Bielorussia, e domani partirà per gli Emirati arabi uniti e per l’Arabia saudita.

 

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