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Guerra, furia Onu con Ucraina e Russia: “Esecuzioni sommarie dei prigionieri”

Un richiamo ad entrambi i fronti. Gli osservatori delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno documentato decine di uccisioni sommarie di prigionieri di guerra ucraini e russi, nonché l’uso di torture, scudi umani e altri abusi che potrebbero equivalere a crimini di guerra. È quanto rivela un nuovo report dell’Onu sul conflitto in Ucraina, pubblicato insieme a un aggiornamento delle violazioni dei diritti umani nel loro complesso, in un periodo di sei mesi che va fino a gennaio. Il report si basa su interviste a circa 400 prigionieri di guerra, metà dei quali ucraini rilasciati e l’altra metà russi tenuti prigionieri da Kiev. Il team ha dichiarato di non aver avuto accesso ai prigionieri di guerra detenuti in Russia o nelle zone dell’Ucraina occupate dalla Russia, dove ha identificato 48 siti di internamento. La missione ha detto di aver comunque documentato circa 40 esecuzioni sommarie nel corso dei 13 mesi di guerra. 

 

  

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«Siamo profondamente preoccupati per l’esecuzione sommaria, che abbiamo documentato, di 25 prigionieri di guerra russi e di persone che hanno ricevuto l’ordine di combattere dalle forze armate ucraine», le parole di Matilda Bogner, capo della missione di monitoraggio delle Nazioni Unite, durante una conferenza stampa a Kiev. «Siamo anche profondamente preoccupati per l’esecuzione sommaria di 15 prigionieri di guerra ucraini poco dopo la loro cattura da parte delle forze armate russe», ha in seguito aggiunto Bogner, che ha spiegato che «il gruppo Wagner ha perpetrato 11 di queste esecuzioni». Il rapporto ha anche documentato cinque casi in cui i prigionieri di guerra ucraini sono morti dopo essere stati torturati e quattro casi di morte per mancanza di cure mediche durante la reclusione. In guerra non ci sono santi.