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Qatargate, Kaili nega la confessione e scarica su Panzeri (che accusa Tarabella)

È scontro sulla "confessione" dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili, nell'ambito dello scandalo corruzione. L’avvocato dell’eurodeputata parlando col sito di informazione greca Kathimerini, ha smentito categoricamente le notizie di una parziale confessione della sua assistita sul Qatargate. "La signora Kaili non ha mai confessato di aver chiesto a suo padre di trasferire denaro per nasconderlo", ha sottolineato il legale Michalis Dimitrakopoulos, aggiungendo che "la signora Kaili ha saputo di questi soldi all’ultimo minuto e chiese subito che andassero al loro proprietario, il signor Panzeri", afferma il legale. 

 

  

Secondo quanto scritto dal quotidiano belga Le Soir che segue l'inchiesta dal primo giorno, Kaili avrebbe invece ammesso di aver chiesto al padre di nascondere una gran parte del denaro che si trovava a casa sua e che è stato sequestrato nei giorni scorsi. La confessione sarebbe arrivata nel corso dell’interrogatorio con i magistrati belgi, che l’hanno arrestata il 9 dicembre scorso. Il giudice Michel Claise, come riporta Le Soir, nel mandato di arresto ha scritto: "l’imputata ha ammesso di aver incaricato il padre di nascondere il denaro. E dichiara di essere stata a conoscenza in passato dell’attività del marito (Francesco Giorgi, ndr) con il signor Panzeri e che valigie di denaro contante sono passate per il suo appartamento".

 

Secondo la versione della difesa di Kaili, l'eurodeputata sostiene di essere stata informata del denaro quando il suo compagno è stato arrestato nei pressi del garage della loro abitazione. Poi, secondo il suo legale e stando a quanto riporta il sito greco, l’eurodeputata ha cercato di rintracciare il proprietario del denaro, l'ex dem Antonio Panzeri, per consegnarglielo. "Una possibilità era consegnare il suo partner (Francesco Giorgi, ndr) alla polizia, la seconda era andare dal proprietario del denaro. Non ha alcun obbligo di denunciare il marito ai sensi del diritto europeo". Panzeri, dal canto suo, davanti agli inquirenti avrebbe riconosciuto in parte il suo coinvolgimento, puntando però il dito sull'ex collega socialista Marc Tarabella come beneficiario dei “regali” del Qatar, riporta Sky Tg24