riparte il corridoio

Ucraina, riparte il grano. Putin: "Recedere accordo se Kiev non rispetta garanzie"

Riparte il grano. L'Ucraina ha fornito le "necessarie garanzie scritte per non utilizzare il corridoio del grano nel Mar Nero per operazioni di combattimento contro la Russia. Le garanzie sono state ottenute attraverso la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite". Lo ha affermato il ministero della Difesa russo dopo che Mosca aveva sospeso la sua partecipazione dopo un attacco alla sua flotta in Crimea.

  

"La Russia ritiene sufficienti le garanzie ricevute finora e sta riprendendo l'attuazione dell'accordo", ha spiegato in una nota il ministero della Difesa russo. Una decisione accolta con favore dal coordinatore delle Nazioni Unite per l'Iniziativa sul grano del Mar Nero, il sudanese Amir Mahmoud Abdulla, che su twitter ha scritto: "Accolgo con favore il ritorno della  Federazione Russa all'attuazione dell'Iniziativa sul grano del Mar Nero per facilitare le esportazioni di cibo e fertilizzanti dall'Ucraina. Sono grato per la facilitazione turca. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con tutte le parti dell'Iniziativa".

"Il fatto che la Russia abbia deciso di riprendere la propria partecipazione all'accordo sul grano non significa automaticamente che Mosca darà l'assenso alla sua estensione dopo la scadenza del 18 novembre" ha detto il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, come riporta Ria Novosti. "Non torniamo all'accordo, abbiamo solo sospeso la nostra partecipazione, e ora l'abbiamo ripresa. Quanto alla decisione sulla proroga, questa è una questione a parte, che sarà decisa tenendo conto di tutti i fattori. Il principale è che l'accordo concluso con l'Onu, l'Ucraina e la Turchia sia attuato integralmente, dalle parti ucraina e russa. Sfortunatamente, al momento vediamo una grande sproporzione, dove la parte russa è penalizzata", ha spiegato Rudenko. Una dichiarazione confermata anche dal presidente russo Vladimir Putin, come riporta Tass. "Mosca si riserva il diritto di ritirarsi dall'accordo sul grano nel caso in cui Kiev dovesse infrangere la promessa di non utilizzare il corridoio umanitario per scopi militari. Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di riprendere la nostra piena partecipazione a questo lavoro. Allo stesso tempo, la Russia si riserva il diritto di recedere da questi accordi se queste garanzie sono violate dall'Ucraina", ha sottolineato Putin che ha precisato che "se la Russia dovesse decidere nuovamente di ritirarsi dall'accordo sul grano, è comunque pronta a fornire i cereali ai paesi più poveri".