crisi immobiliare

I cinesi non pagano più le rate dei mutui: Xi Jinping non sa che fare

Una nuova protesta "segreta" crea problemi Xi Jinping. Starebbe crescendo il numero di famiglie cinesi che non pagano le rate dovute sui loro mutui casa. Il motivo è che quelle case non esistono e forse non vedranno mai la luce.

Chi gli ha venduto quegli appartamenti o villette monofamiliari, infatti, sarebbe in molti casi fallito prima di ultimarne la costruzione, i cantieri sono incompiuti e potrebbero non riprendere mai l’attività.

  

 

Gli ultimi dati certi sulla crisi del settore immobiliare in Cina - ricorda il Corriere della Sera - risalgono al 2021 e si riferiscono al crac del colosso Evergrande, che ha lasciato 1,3 milioni di unità abitative incomplete. Gli acquirenti, però, avevano già versato cospicui anticipi, e per fare quei pre-pagamenti si erano indebitati con le banche. Ora quei cittadini si rivalgono, cessando i rimborsi delle rate sui mutui. 

 

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Il disastro immobiliare colpisce uno dei tradizionali motori interni della crescita cinese. Le vendite di terreni edificabili sono crollate del 35%, quelle di nuove abitazioni sono invece scese del 23%. Secondo la banca d’investimenti francese Natixis, la crisi immobiliare toglierà un punto di Pil alla crescita cinese sia nel 2022 che nel 2023.

Per rilanciare la crescita, come minimo Xi dovrebbe cominciare ad allentare le restrizioni da Covid, che sono l’altra spina nel fianco dell’economia cinese. Ma su questa possibilità non ha fatto alcun cenno nella sua relazione al congresso. E pure sulla crisi del settore immobiliare finora resiste un silenzio assordante. Nessuna novità per i cittadini cinesi, che sono abituati a non ricevere commenti del governo sulle notizie negative.