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Darya Dugina, "Putin ha rafforzato le misure di sicurezza alle figlie". Cosa succede al Cremlino

L'uccisione di Darya Dugin, figlia del filosofo Aleksandr Dugin a lungo tra i consiglieri più ascoltati da Vladimir Putin, avrebbe avuto un effetto immediato sulla sicurezza nel cerchio magico dello Zar. Il presidente russo avrebbe "ordinato di rafforzare la protezione delle sue figlie e dei suoi nipoti, che vivono separatamente, e dei parenti stretti della sua convivente Alina Kabaeva", l'ex ginnasta che sarebbe l'attuale compagna di Putin e con la quale, secondo numerose indiscrezioni, avrebbe avuto diversi figli. A sostenerlo è il canale Telegram General Svr, che sarebbe gestito da un ex funzionario dei servizi segreti russi. 

 

  

Come noto l'Fsb, i servizi di sicurezza interni di Mosca, accusano dell'attentato una donna ucraina,  Natalya Vovk, definita ex esponente del Battaglione Azov, che avrebbe messo in atto il delitto coordinata dagli 007 di Kiev prima di fuggire in Estonia (ipotesi fermamente respinta dall'Ucraina). Nel report fatto dall'Fsb i servizi interni di Mosca avrebbero sostenuto che l'attentato va letto come "un'operazione speciale dei servizi segreti occidentali 'per vendicare il fallito avvelenamento di Alexei Navalny e degli Skripal'" (ex agente doppiogiochista dell'intelligence russa avvelenato insieme alla figlia Yulia a Salisbury, in Inghilterra). 

 

L'analogia con i fatti di Salisbury è proprio legata alla scelta dell'obiettivo del recente attentato, la figlia 30enne di Dugin. "I figli di Putin, avuti dalla Kabaeva, sono già sottoposti a una protezione rafforzata 24 ore su 24 e non erano necessarie misure aggiuntive" si legge nel retroscena di General Svr. Secondo la sedicente gola profonda con molti contatti residui al Cremolino, "avendo appreso dell'ordine di Putin di rafforzare la sicurezza delle figlie, dei nipoti e dei parenti della Kabaeva, l'entourage del Presidente al Cremlino ha iniziato a farsi prendere dal panico in silenzio, rafforzando la sicurezza dei propri cari e parenti".