attentato a mosca

"Doveva essere nell'auto esplosa". Il retroscena di Dugin sul cambio all'ultimo minuto

Alexander Dugin era andato insieme alla figlia Darya Dugina al festival «Tradition» e doveva tornare insieme a lei a Mosca ma ha deciso all’ultimo momento di non viaggiare a bordo della Toyota Land Cruiser che è poi esplosa a 20 chilometri a ovest dalla capitale uccidendo la giovane donna. È quanto riporta il media "outlet 112", dopo che l’amico di famiglia e capo del movimento "Orizzonti russi", Andrey Krasnov ha confermato alla Tass che l’auto esplosa era di proprietà di Dugin.

 

  

 

 

 

«Era l’auto del padre, Darya stava guidando un’altra auto ma ha preso quella macchina e suo padre è andato da un’altra parte», ha detto spiegando che poi l’ideologo di Vladimir Putin è «tornato sul luogo della tragedia» come mostrano anche foto scattate sul luogo dell’esplosione e pubblicate sui social media che lo mostrano disperato. «A quanto capisco, Alexander o probabilmente tutte e due erano l’obiettivo», ha aggiunto. Nel rapporto della polizia è stato scritto che «un ordigno esplosivo, piazzato sull’auto, è esploso mentre viaggiava a piena velocità, provocando un incendio. La donna alla guida è morta sul colpo: la sua identità è stata stabilita, si tratta della giornalista e politologa Darya Dugina».