toni distesi

Matteo Salvini cerca di calmare le acque: “Noi con Nato, ma vogliamo buoni rapporti con Vladimir Putin”

“È passata la linea del buonsenso”. All’indomani del vertice di centrodestra che ha trovato un accordo su tutti i punti di discussione, a parlare è Matteo Salvini, leader della Lega, intervistato da Radio 24: “Non è passata la linea Meloni, Salvini, o Berlusconi, chi prende un voto in più avrà l’onere e l’onore di guardare il Paese, si chiama democrazia. Mentre a sinistra non si capisce niente noi stiamo pensando al programma”. “E perché dovrei?”, risponde ancora a chi gli chiede se sarebbe eventualmente contrario a un incarico a Giorgia Meloni. “Se la Lega prende un voto in più l’indicazione sarà Matteo Salvini, se FI sarà Silvio Berlusconi - aggiunge il segretario leghista -. Decideranno gli italiani. Non c’è nessuna vittoria scontata. Parlerò anche a Ferragosto agli italiani che non votano, c’è tanta gente che è depressa e delusa. Al tavolo del programma ci sono due tecnici per ciascun movimento”.

 

  

 

“Io sono un alleato affidabile per gli italiani, per la Meloni, per Berlusconi. La Lega guida tre quarti delle regioni italiane, più affidabili di così…” dice ancora Salvini, che si sofferma sulla possibilità di vedere un premier esterno ai tre leader di centrodestra in caso di vittoria: “È il Presidente della Repubblica che affida il mandato, lo dice la Costituzione, ma quello che decideranno gli italiani è sacro”.

 

 

Altro tema di discussione è quello della guerra tra Russia ed Ucraina e la posizione della Lega su temi di politica estera: “ La politica internazionale prescinde dai governi, noi siamo europeisti e atlantisti ma questo non significa non voler buoni rapporti con Vladimir Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà”. Spazio anche ad una risposta a chi gli domanda di un retroscena, apparso oggi su La Stampa, circa presunti contatti tra il suo consulente Antonio Capuano e funzionari dell’ambasciata russa a fine maggio per avere informazioni riguardo al sostegno al governo Draghi: “Fesserie, sono fesserie. Io ho lavorato e lavoro per la pace, contro una guerra che sta provocando morti e problemi economici per tutti”.