sanzioni alla russia

Viktor Orban: entriamo in un'epoca di guerra. Con le sanzioni alla Russia l'Ue si è sparata ai polmoni

L'Europa con le sanzioni economiche nei confronti della Russia si è sparata da sola. Il premier ungherese, Viktor Orban, torna a tuonare sul ruolo dell'Ue nella guerra in Ucraina e prevede un periodo durissimo, fatto di recessione e crisi delle risorse energetiche. La politica sanzionatoria contro la Russia di Vladimir Putin "non ha soddisfatto le aspettative", con queste restrizioni l’economia europea "si è sparata ai polmoni e ora sta soffocando" ha detto Orban in un’intervista a Kossuth Radio.

 

  

Per il primo ministro ungherese il conflitto aperto dall’invasione russa dell’Ucraina ha avviato "un’epoca di guerra" in Europa, una "grande battaglia" per le risorse energetiche mentre incombono altri conflitti come "la lotta per il lavoro". Tutto a seguito delle sanzioni imposte alla Russia. "Tutti coloro che hanno un lavoro facciano tutto il possibile per mantenerlo, perché nei prossimi mesi si prevede una recessione economica in Europa", è la previsione del capo di governo che sottolinea come le sanzioni danneggino l’Europa più di quanto facciano con Mosca.

 

Insomma, per Orban le azioni economiche non indeboliranno Putin ma avranno l'effetto di prolungare la guerra. 
“Inizialmente pensavo che ci fossimo solo sparati a un piede – dice nell'intervista radiofonica -  ma ora è chiaro che l’economia europea si è sparata nei polmoni e ora fatica a respirare”.

 

La Commissione Europea intanto tira dritto e si appresta a varare un nuovo pacchetto di sanzioni destinate alla Russia:. “La brutale guerra della Russia contro l’Ucraina continua senza sosta. Pertanto, proponiamo oggi di rafforzare le nostre pesanti sanzioni dell’Ue contro il Cremlino, applicarle in modo più efficace ed estenderle fino a gennaio 2023. Mosca deve continuare a pagare un prezzo alto per la sua aggressione”, ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen.