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Spagna, treni gratis e sconti sui mezzi pubblici: la rivoluzione contro l’inflazione

Rivoluzione in Spagna per combattere l’inflazione. Non solo nuove tasse sui profitti di banche e aziende energetiche, ma anche abbonamenti gratis alla rete pubblica ferroviaria, sconti del 30% sulle tariffe per il trasporto pubblico urbano e 100 euro di integrazione per le borse di studio. La ricetta anti-crisi del primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, è stata presentata oggi in Parlamento. Da quando i prezzi hanno iniziato a salire - ha ricordato il premier socialista - la Spagna ha mobilitato 30 miliardi di euro “a sostegno di aziende e famiglie, l’equivalente del 2,3% del prodotto interno lordo”. Di qui le nuove misure del governo per far fronte al caro energia con un sostegno al trasporto pubblico e agli studenti. 

 

  

 

In particolare, Sanchez ha annunciato uno sconto del 100% su tutti gli abbonamenti ai servizi di trasporto della Cercanias e Rodalies (treni delle aree vaste urbane) e dei mezzi di servizio pubblico ferroviario a media percorrenza gestiti dall’azienda pubblica Renfe. In questo modo - si legge in una nota della Moncloa - gli abbonamenti per la maggior parte dei viaggi saranno gratuiti dal primo settembre al 31 dicembre. Questa iniziativa si aggiunge alla riduzione del 30% per gli abbonamenti per il resto del trasporto urbano e metropolitano, che le comunità autonome possono integrare fino al 60%. 

 

 

Il capo del governo di Madrid ha inoltre annunciato la creazione di una borsa di studio complementare di 100 euro mensili per tutti gli studenti over 16 che usufruiscono già di una borsa di studio, “con l’obiettivo che nessun giovane sia costretto ad abbandonare gli studi per necessità”. Secondo l’esecutivo, la misura andrà a beneficio di quasi un milione di studenti da settembre a dicembre. In generale tali scelte economiche servono per difendere i lavoratori medi dagli effetti dell’inflazione, definita “una malattia grave per l’economia che impoverisce tutti e colpisce i più vulnerabili”.