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Ucraina, spiragli sul blocco del grano: si muove la Turchia. Incontro Putin-Zelensky, le condizioni del Cremlino

Continuano le trattative per il trasporto del grano via mare dai porti dell'Ucraina. La Turchia si è offerta di aiutare nello sminamento delle acque, così come l'Italia che si è resa disponibile a partecipare alle operazioni. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che ci sono "progressi" nei colloqui per consentire l'esportazione di grano e garantire che cibo e fertilizzanti russi abbiano accesso illimitato ai mercati globali. "Penso che ci siano progressi, ma non ci siamo ancora", ha detto Guterres, aggiungendo che "queste sono questioni molto complesse", perché "tutto è interconnesso". La guerra della Russia contro l'Ucraina ha chiuso i porti del Mar Nero, bloccando le esportazioni di cibo verso molti Paesi in via di sviluppo in cui si teme una crisi alimentare.

 

  

Il Cremlino ha affermato che se Kiev toglierà le mine dalle acque antistanti i porti, in particolare quello di Odessa, Mosca garantirà il passaggio sicuro delle navi che trasportano il grano in acque internazionali. Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan hanno concordato che Ankara cercherà di aiutare nelle operazioni di sminamento. "A seguito della conversazione tra Putin e Erdogan, è stato raggiunto un accordo secondo cui i colleghi turchi avrebbero cercato di aiutare a organizzare lo sminamento dei porti ucraini al fine di liberare le navi", ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

 

I negoziati sul cessate il fuoco restano bloccati mentre Mosca ha continuato ad intensificare l'offensiva nel Donbass. Il Cremlino non ha escluso la possibilità di un incontro tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il portavoce Dmitry Peskov ha però chiarito che per tenere l'incontro ci sarebbe bisogno di una lunga preparazione e che i due si vedranno solo per finalizzare un accordo.

I combattimenti sono continuati nell'est del Paese. Il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, ha riferito che le forze armate russe "hanno raggiunto il centro di Severodonetsk e stanno cercando di prendere piede lì". Nella città "la situazione è molto difficile", ha detto Motuzyanyk, spiegando che il principale obiettivo tattico dei russi "è quello di prendere il pieno controllo di Severodonetsk e di circondare Lysychansk".

 

L'arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greca-cattolica ucraina, ha riferito che secondo le statistiche ufficiali quasi 700 bambini ucraini sono "diventati vittime della guerra".