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Tagadà, “stramorto”. Domenico Quirico ridicolizza l'Onu: tra le vittime della guerra Russia-Ucraina

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Domenico Quirico non risparmia una stoccata alle Nazioni Unite dopo i missili lanciati dalla Russia su Kiev durante la visita del segretario generale Guterres. Il giornalista de La Stampa è ospite della puntata del 29 aprile di Tagadà, il talk show pomeridiano di La7 che vede Tiziana Panella alla conduzione, e ci va giù pesante: “Mi viene una considerazione amara, l’Onu si era già umiliata da sola, non aveva bisogno del missile di Vladimir Putin per essere umiliata. Basta guardare che cosa non è stato fatto dall’Onu in queste settimane. Le Nazioni Unite sono state costruite come un apparato burocratico-amministrativo permanente, il cui compito è quello di intervenire con sollecitudine e possibilmente prima che gli eventi bellici si producano per cercare di mettere insieme i cocci e far discutere le persone. Poi se questi non vogliono discutere allora buonanotte ai suonatori. Qui non è stato fatto neanche il tentativo”. 

 

 

“Guterres - sottolinea con tono enfatico Quirico - arriva dopo due mesi, quando la guerra ha già creato conseguenze permanenti e disastri terrificanti, e cerca non si sa bene per cosa. Le istituzioni sono anche gli uomini che le rappresentano. Il segretario Dag Hammarskjöld è morto, forse anche assassinato, mentre tentava di fare il suo lavoro in Congo, la cosa per cui era stata nominato ed eletto. Guterres è stato tranquillamente nel suo ufficione a guardare che cosa succedeva, lasciando cadere ogni tanto qualche dichiarazione di cui nessuno prendeva neanche nota. Tra le vittime di questa guerra ci sono anche le Nazioni Unite, che continueranno ad esistere per l’attività meritoria e virtuosa delle agenzie delle Nazioni Unite, che cercano di salvare e porre un minimo di limite alla sofferenza delle persone alle prese con tragedie. Ma le Nazioni Unite - chiosa il giornalista per concludere il proprio ragionamento - come parlamento dell’uomo sono stramorte, il 24 febbraio”.

 

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