ucraina e 25 aprile

"Non ci arrenderemo mai", Zelensky zittisce i pacifisti italiani. La risposta sul 25 aprile: russi come i nazisti

"Noi ucraini non ci arrenderemo mai: questo è l’unico modo per difendere la nostra libertà" contro i russi che "si stanno comportando in maniera analoga ai nazisti, torturando la popolazione". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una affollata conferenza stampa nei sotterranei della metropolitana di Kiev, sabato 23 aprile, ha risposto così alla domanda di un giornalista sul parallelismo con la Resistenza italiana alla vigilia del 25 Aprile e sulla posizione di chi sostiene che l’Ucraina si dovrebbe arrendere. 

 

  

"Le atrocità commesse dai russi sono simili a quelle commesse dai nazisti, vi ricordo solo gli stupri", ribatte Zelensky che afferma: "Questa tragedia sarà incisa nei libri di storia". Nell'incontro con la stampa estera il leader ucraino ha detto che "la Russia ha agito in maniera atroce, ha mostrato razzismo nei nostri confronti, questo conflitto è iniziato otto anni fa. Lei si renderà conto che la Russia sta cercando di diffondere i semi del razzismo e dell’odio in Europa e i nostri figli ci giudicheranno sulla base della nostra risposta" dice rivolto al giornalista italiano che gli ha fatto la domanda. Loro "vedranno chi ha avviato questo conflitto e chi ha commesso le atrocità in Ucraina", ha concluso. 

 

In precedenza era tornato a parlare di Papa Francesco, per il quale si era parlato recentemente di un viaggio in Ucraina per velocizzare il processo di pace. "Mi piacerebbe se il Papa venisse a Kiev, ci siamo incontrati in passato. Gli ho chiesto aiuto per aiutare coloro che si trovano assediate a Mariupol e per un cessate il fuoco che salvi vite", ha detto il presidente ucraino. "Lo stiamo aspettando a Kiev, abbiamo bisogno di utilizzare, e perdonatemi se ricorro alla parola utilizzare, tutti coloro che possono aiutarci a ottenere la pace o quantomeno un cessate il fuoco, quindi ci rivolgiamo anche al Vaticano".