speranza per i malati

Alzheimer, in Usa primo farmaco dopo 20 anni. Rossini: "Terapia incide su malattia"

Approvato in Usa dall’Fda (Food and Drug Administration) il primo trattamento anti-Alzheimer dopo quasi 20 anni. Si tratta di un anticorpo monoclonale (Aducanumab) di Biogen ed è indicato per chi ha forme lievi di deterioramento cognitivo o una demenza allo stadio iniziale, entrambe causate dall’ Alzheimer.

Questo anticorpo monoclonale è il primo farmaco progettato per influenzare il decorso della malattia rallentando il deterioramento delle funzioni cerebrali e non solo per alleviare i sintomi. Dal 2003 - riporta il "Washington Post" - nessun farmaco è stato approvato per l’Alzheimer. Ma non cura la malattia né può invertire i suoi drammatici effetti sulla condizione mentale dei pazienti. Secondo indiscrezioni il prezzo di questa terapia potrebbe arrivare a 50mila dollari l’anno.

  

 

 

 

L’anticorpo monoclonale anti-Alzheimer approvato in Usa dopo quasi 20 anni «a differenza dei due ultimi farmaci che incidevano solo su alcuni sintomi, modifica l’andamento naturale della malattia e la sua progressione. È il primo farmaco dopo 20 anni che sembra poter aiutare i malati, ma non sarà per tutte le persone colpite da Alzheimer». Lo spiega all’Adnkronos Salute Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele Roma. «È comunque una notizia notevole - aggiunge - quando la scienza sfonda una porta, poi si aprono strade davvero importanti». «Questo nuovo farmaco è il primo in grado di interferire con uno dei tanti "killer", la proteina beta-amiloide ma per quello che ricordo ha potenziali effetti collaterali come microemorragie cerebrali - avverte Rossi - Chi lo farà, stimo in Italia circa 100mila pazienti candidati se ci sarà l’ok dell’Ema e dell’Aifa, dovrà sottoporsi a risonanze magnetiche e aver documentato la presenza della proteina beta-amiloide. Faccio un esempio, non è che una persona si può prendere l’insulina senza aver la glicemia alta. Quindi occorrono controlli ed esami frequenti».