Il tecnico italiano rapito in Libia è Gianluca Salviato
Non ha con sè le medicine, ritrovate nella sua auto. Per avvisare i rapitori è stato diffuso via radio e siti web locali un annuncio
Il tecnico italiano rapito ieri in Libia, nella regione della Cirenaica, si chiama Gianluca Salviato, ha 48 anni, è originario della provincia di Venezia, e lavora da alcuni anni per la Ravanelli di Venzone (Udine), società che opera nel settore della costruzioni. L'identità dell'uomo ha trovato conferma in ambienti investigativi che seguono la vicenda. L'azienda ha confermato che nella sua auto abbandonata è stata rinvenuta l'insulina utilizzata dal tecnico per combattere il diabete. Proprio a riguardo per avvisare i rapitori è stato diffuso via radio e siti web locali un annuncio. La "Enrico Ravanelli Spa" di Venzone (Friuli) vicino Udine è una società di costruzione impegnata dall'ottobre 2012 nei lavori per la ricostruzione degli impianti idrici e fognari di Tobruk. Il tecnico sarebbe stato rapito, secondo i media locali, con ogni probabilità per ottenere un riscatto. La Cirenaica è la regione orientale della Libia da cui nel 2011 scaturì, a Bengasi, la rivolta contro Muammar Gheddafi e da allora è rimasta la più turbolenta del Paese nordafricano. Il controllo delle forze di Tripoli è ridotto. Nell'area spadroneggiano miliziani che non riconoscono le autorità centrali. Per la Farnesina il tecnico italiano rapito il Libia risulta irreperibile. Dal Ministero degli Affari esteri fanno sapere di essere in stretto contatto con l'ambasciata e l'unità di crisi per seguire la vicenda.
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