Risiko bancario, la Borsa ci crede
Milano scommette sulle fusioni e premia Capitalia e Intesa (+2%)
Un processo di consolidamento del settore creditizio dato più volte per imminente e che ora si prevede parta il prossimo settembre. Dopo la fiammata di mercoledì scorso dei titoli ri a muovere erano state le popolari, con la fiammata della Bpi sui rumor di una lauta offerta da parte della Verona e Novara, ieri ono state le big del risparmio a scaldare i motori. Prime fra tutti Intesa e Capitalia, eterni sposi promessi e mai convolati a nozze. I titoli delle due banche hanno chiuso le contrattazioni in deciso rialzo: l'istituto guidato da Corrado Passera ha guadagnato il 2,23% a quota 4,77 euro, mentre per la banca di Matteo Arpe il balzo è stato del 2,03% a 6,54 euro. Con loro è decollata anche Mediobanca (+2,64% a 16,10) - in cui l'istituto capitolino ha una partecipazione del 9,6% - che ha trascinato con sè anche le Generali (+1,57% a 29,15). Ma a muoversi con piglio agile è stata anche San Paolo Imi (+1,08% a 14,80), affidatasi all'advisor Citigroup per individuare la preda ideale alle sue aspirazioni di crescita. Non solo. Sul finire di seduta anche Unicredit ha ingranato la quarta, chiudendo in rialzo dell'1,10% a 6,36 euro. Per alcuni operatori «si è trattato di un semplice riposizionamento di portafoglio su titoli (come Intesa e Mediobanca) un pò penalizzati nell'ultimo periodo», per altri si tratta invece dei «primi botti» di quello che si annuncia come l'«autunno caldo» delle banche. Nell'euforia generalizzata che ha contagiato il settore, la Borsa è sembrata ancora scommettere, per voce degli stessi operatori, ancora una volta sulla possibilità di un'aggregazione tra Capitalia e Intesa, a dispetto della freddezza di Roma verso le aperture fatte negli ultimi mesi dalla banca guidata da Giovanni Bazoli e delle ripercussioni che l'operazione avrebbe in Mediobanca e Generali. Intesa ha così chiuso al rialzo per la terza seduta consecutiva, guadagnando oltre il 5% dalla chiusura di venerdì scorso e più del 12% dai minimi dell'anno registrati il 18 luglio scorso. Ma anche per Capitalia quella di ieri è stata la terza seduta consecutiva di rialzo, con un saldo positivo del 3,33%. Ma la Borsa, in attesa che il quadro si faccia più definito, scommette un pò su tutti i possibili protagonisti del risiko bancario. Per il Monte dei Paschi di Siena, alcune indiscrezioni hanno ventilato l'ipotesi di un avvicinamento da parte degli olandesi di Abn Amro.
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