Decreto fiscale, via libera del Senato
Il decreto contiene, innanzitutto, le misure volte a ridurre i costi delle amministrazioni pubbliche, come il taglio del 6,7% dei trasferimenti agli enti locali e la sforbiciata agli stipendi dei parlamentari. Che dalla prossima legislatura vederanno decurtati i loro emolumenti del 10%. Nel provvedimento sono anche previste le miusre di correzione, per un ammontare di circa di 10 miliardi di euro, per i conti pubblici del 2005 e del 2006. Nel testo, che è stato integrato con un maxiemedamento del governo, sono presenti anche tutta una serie di norme fiscali che saranno immediatamente operative. In particolare quella che preveda la stretta sulle possibilità di elusione dei dividendi. Si contrasta, in altre parole, il cosiddetto dividend washing con l'impossibilità di dedurre le minusvalenze maturate sui titoli.Sono state anche modificate le durate del leasing immobiliare e le regole per l'ammortamento dei costi di avviamento. Ora è il turno del maximendamento alla manovra per il prossimo anno, sul quale il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, chiederà nuovamente la questione di fiducia. Nel provvedimento sono contenute, principalmente, le misure di lotta all'evasione che prevedono l'assegnazione di un ruolo centrale ai Comuni nella riscossione dei tributi. La votazione del maxiemendamento avverrà entro la fine della settimana. L'aula licenzierà così tutto il pacchetto Finanziaria che potrà, quindi, già da lunedì, approdare alla Camera dei Deputati.
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