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Gambadilegno fa 90 Il "cattivo" Disney spegne le candeline

gambadilegno

Dal 1925 mille avventure faccia a faccia con Topolino

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Buon compleanno Gambadilegno! L'acerrimo nemico di Topolino compie 90 anni. Ne è passato di tempo da quel cortometraggio «Alice solves the puzzles» nel quale debuttò il gatto antropomorfo, imponente, dal pelo nero e folto che ricopre tutto il corpo ad eccezione delle braccia. Il personaggio di Pietro Gambadilegno è ispirato al personaggio di Long John Silver, il celebre pirata senza una gamba che compare nel romanzo «L'isola del tesoro» di Robert Louis Stevenson. Le mani, come per quasi tutti i personaggi disneyani, sono coperte da guanti gialli o bianchi. Nei primi cartoni viene rappresentato con una lunga coda da gatto, poi scomparsa. Nasce come Percy P. Percival. Il suo nome italiano è la traduzione letterale di uno dei suoi primi nomi d'arte: Peg Leg Pete. Inizialmente, infatti, veniva disegnato con un handicap alla gamba sinistra, sostituita con una protesi di legno. Oltre alla gamba di legno e al pestilenziale sigaro perennemente incollato al labbro inferiore, in alcune storie iniziali della sua carriera Pietro è comparso con un altro tipico tratto piratesco, la benda sull'occhio. Tutti segni che col tempo sono scomparsi, protesi lignea e sigaro compresi. Solo in rare occasioni, come in alcune storie realizzate dopo il 1947 da Floyd Gottfredson, Gambadilegno ricompare con l'arto posticcio. E come spesso accade in molti cartoni animati, il cattivo non riesce mai a farla franca. Come la sirenetta Ariel ha Ursula, i 101 dalmata la perfida Crudelia De Mon, Aladin e Jasmine il mefistofelico Jafar, il piccolo Simba lo spietato zio Scar, così anche Topolino ha un cattivo che, con i suoi tratti oscuri e malefici, inconsapevolmente esalta le doti del buono. Gambadilegno è uno dei più famigerati criminali di Topolinia, uno degli acerrimi nemici di Topolino e famoso per i suoi innumerevoli tentativi di furto, che vengono, però, regolarmente sventati da Topolino stesso. Benché la maggior parte dei suoi furti avvengano a Topolinia, il criminale non esita a colpire anche a Paperopoli, dove però, anche lì, senza la presenza di Topolino, fallisce miseramente. Lavora spesso in coppia con Sgrinfia, suo braccio soprattutto nelle storie di Paul Murry o con la fidanzata Trudy e il cugino Plottigat, in quelle di scuola italiana. In rare occasioni si allea anche con Macchia Nera. È un personaggio sgradevole e tracotante, con il chiodo fisso di arricchirsi ricorrendo a metodi criminali e illegali. Odia con tutte le sue forze Topolino, che si intromette sempre nella sua strada sventando immancabilmente i suoi piani. Gambadilegno ha il sogno di diventare il padrone del mondo e questo suo aspetto megalomane viene sceneggiato soprattutto da Romano Scarpa. Nelle storie più recenti l'odio di Pietro nei confronti di Topolino è stato attenuato dagli sceneggiatori e, salvo rare eccezioni, il personaggio ha perso la cattiveria originale che lo rendeva uno spietato nemico del Topo. Addirittura in alcune storie come «Topolino e il fiume del tempo» i due avversari fraternizzano, condividendo uno strano rapporto di amicizia. Questa caratterizzazione di Pietro bonario, cleptomane, ma non malvagio ha reso sempre meno credibili e reali gli scontri che il personaggio ha con Topolino. I parenti di Pietro sono tutti creati da autori italiani. Nel 1960 nella storia Topolino e la collana Chirikawa Romano Scarpa crea il personaggio di Trudy, fidanzata e complice di Pietro. Nel 1977 nella storia Topolino e il Pippo-lupo sempre Scarpa introduce Plottigat ritrovato cugino di Pietro, col quale a lungo aveva perso i contatti. Infine nel 1991 nella storia Topolino e un favore da nulla Carlo Panaro e Corrado Mastantuono creano i nipotini di Pietro e Trudy Pierino e Pieretto, che però non hanno avuto la stessa fortuna dei personaggi ideati da Scarpa. Sono tutti gatti antropomorfi dalla fisionomia modulata su quella di Pietro. Nella serie televisiva «Ecco Pippo!», Gambadilegno è uno dei protagonisti principali e la sua storia personale viene del tutto riscritta non tenendo conto dei personaggi creati per le storie a fumetti, che sono conosciuti anche negli Stati Uniti. Innanzitutto è sposato con Peg e ha due figli l'adolescente Pete Junior Gambadilegno (detto P.J.) e la piccola Carabina. Pietro in questa serie non viene mai chiamato Gambadilegno, ma sempre per nome, inoltre non è un criminale, ma un rivenditore di auto usate.

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