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Addio a Jacques Sernas, il divo che fu internato a Buchenwald

Era, non a caso, il divo della "Dolce Vita" felliniana. Nato in Lituania il 30 luglio 1925 Jurgis Sernas, questo il vero nome di Jacques Sernas, morto improvvisamente a Roma l'altra notte (viveva a...

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Era, non a caso, il divo della "Dolce Vita" felliniana. Nato in Lituania il 30 luglio 1925 Jurgis Sernas, questo il vero nome di Jacques Sernas, morto improvvisamente a Roma l'altra notte (viveva a Fiumicino), quando aveva un anno rimase orfano del padre, uno dei firmatari nel 1918 dell'atto d'indipendenza della Lituania. Sernas si trasferì da bambino in Francia con la madre; partecipò alla resistenza antinazista, venne internato giovanissimo nel campo di concentramento di Buchenwald in Germania. Per mantenersi dopo la fine della guerra svolse diversi lavori: fu anche corrispondente per il giornale Combat al processo di Norimberga.La carriera di attore iniziò a quel tempo; girò più di 40 film e alcuni sceneggiati tv con i più grandi registi degli anni '50 e '60 e fu chiamato anche ad Hollywood dove lavorò molto. La stampa lo definiva «l'uomo più bello del mondo». Sernas debuttò nel film "Miroir" di Claude Lamy del 1947, affiancando Jean Gabin. Il suo primo ruolo da protagonista risale sempre al 1947: interpretò "Gioventù perduta" di Pietro Germi, ottenendo il Nastro d'Argento. Negli anni Cinquanta si impose come uno dei maggiori interpreti di film in costume e d'avventura: spiccano "Elena di Troia", "Pia dè Tolomei", "Vite perdute", "Salambò", "American secret service: cronache di ieri e di oggi", "Per pochi dollari ancora", "Gli angeli del quartiere", "Terra straniera", "Romolo e Remo", "Maciste contro il vampiro", "Il figlio di Spartacus", "Cuori sul mare", "La pelle", "L'avaro", "Un amore a Roma" e "La prima notte". Alla carriera cinematografica Sernas ha affiancato quella televisiva: negli anni '80 ha condotto su Raitre il programma "Una lingua per tutti: il francese", mentre nel 1996 ha recitato in una puntata del "Maresciallo Rocca" con Gigi Proietti, dal titolo "Violenza privata". È stato, inoltre il cardinale Feltin nella miniserie per il piccolo schermo "Papa Giovanni", e monsignor Marcinkus nella miniserie "Papa Luciani - Il sorriso di Dio".

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