Se le avessero chiesto da quanto tempo le piaceva essere la «cocca» di tutti, Aurore (7 anni) non avrebbe saputo bene cosa rispondere.
Loera per la tata, per la maestra, come per i compagni di classe. Altroché, lei era una «Supercocca» (San Paolo, pag. 80). Eppure, Aurore si sforzava, studiava, manovrava pur di esserlo. Ma lo faceva perché ricercava la felicità e la libertà. Non sapendo d'essersi creata, con le sue mani, una prigione dorata. Se solo l'avesse letto anche lei il libro di Beatrice Hammer, avrebbe saputo prima che per essere davvero se stessi, basta già allontanarsi dalla propria immagine di «preferiti». Dagli 8 anni. Rob. Mar.
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