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L'Aifa, quei vaccini erano tutti a posto

Roberto Burioni

L'Agenzia del farmaco sostiene di avere testato i lotti in commercio. Insorge come sempre Roberto Burioni. La verità? La stabiliranno i Nas e i giudici

Silvia Sfregola
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Egregio Direttore, in merito all'articolo intitolato "Analisi choc su due lotti di vaccini" [LEGGI QUI L'ARTICOLO] pubblicato il 23 dicembre 2018 a sua firma sul suo giornale, AIFA precisa quanto segue: I vaccini, come tutti i medicinali, devono rispettare gli standard di produzione previsti dalle autorità nazionali e internazionali che ne garantiscono l'elevata qualità e riproducibilità. In assenza di tali requisiti, nessun vaccino può essere autorizzato e immesso in commercio. Le autorità preposte effettuano controlli durante tutto il ciclo produttivo del vaccino. Inoltre, prima della distribuzione sul mercato, ogni singolo lotto è sottoposto a un ulteriore doppio controllo effettuato, in modo indipendente, sia dall'azienda produttrice che da una rete internazionale di laboratori accreditati, a loro volta controllati da altri enti (in Italia l'Istituto Superiore di Sanità). Solo i lotti che superano positivamente tali controlli possono essere commercializzati. I metodi di analisi utilizzati per verificare la qualità dei vaccini e la presenza di eventuali contaminanti devono essere certificati e conformi alle procedure e ai requisiti condivisi a livello europeo e internazionale sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili. Per garantire il necessario rigore scientifico ed essere validati, i risultati di queste analisi devono essere verificabili e replicabili. Le informazioni al momento rese disponibili da Corvelva non presentano questi requisiti e quindi non forniscono dati utili per una valutazione scientifica. Infatti non sono stati resi noti i laboratori interessati e il tipo di certificazione eventualmente in loro possesso, la validazione dei metodi e gli standard utilizzati nelle analisi condotte. Si fa inoltre presente che l'Agenzia Europea dei Medicinali ha già fornito a Corvelva nell'agosto 2018 chiarimenti in merito alle procedure di controllo sulla qualità dei vaccini a cui non si fa alcun riferimento nell'articolo pubblicato. Fabio Mazzei Capo ufficio stampa Aifa ************************************************************************************** Prendo atto delle considerazioni di Aifa e non discuto i controlli effettuati dall'Istituto superiore della Sanità. Naturalmente prima di scrivere ho acquisito referti e relazioni tecniche delle analisi da parte di due laboratori e sono in possesso di tutte le loro certificazioni. Non sono pubbliche né in mio possesso invece quelle che dovrebbero rassicurare. Il tema, di cui ho accennato come si può fare sui social con il professore Roberto Burioni e i suoi sostenitori, non riguarda come mi sembrava palese la validità o meno dei vaccini ma il fatto che - per ragioni che ignoro - possano esserci in giro lotti o campioni di lotti in qualche modo contraffatti e magari inefficaci pur non essendo dannosi per la salute. Basterebbe ripetere quelle analisi con tutti i metodi che ritenete più opportuni e ogni dubbio sarebbe sciolto. Essendo stati annunciati dall'ordine dei biologi esposti anche alla magistratura e ai Nas a cui ovviamente saranno allegate tutte le documentazioni di cui sopra. Attenderemo le loro indagini per capire se erano fatte male le analisi di laboratorio che noi abbiamo riportato o se invece ci sono in commercio alcuni lotti vaccinali "fallati". La giustizia per quanto lenta lo è meno della non sempre disinteressata e indipendente comunità scientifica. Franco Bechis

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