Caso Orlandi, Carminati sapeva tutto
Dai verbali dell'inchiesta emerge la versione della Minardi sul rapimento «Il boss di Mafia Capitale era a conoscenza del coinvolgimento di De Pedis»
«Carminati sicuramente sa della Orlandi, un giorno ne parlammo tutti e tre insieme con De Pedis». A tirare in ballo l'ex estremista di destra legato alla Banda della Magliana, attualmente in carcere con l'accusa di associazione di stampo mafioso nell'inchiesta «Mafia Capitale» della procura di Roma, è Sabrina Minardi, in una testimonianza del 4 giugno 2008 resa ai magistrati che indagano sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. L'amante del boss della Banda della Magliana, in quell'occasione spiega ai pm che ha partecipato personalmente al sequestro della figlia del messo del Vaticano e, su ordine di "Renatino", ha trasportato in macchina la 15enne dal Gianicolo al benzinaio del Vaticano, dove ad attenderla c'era una Mercedes nera targata Stato del Vaticano dalla quale scese «un signore con tutte le sembianze di essere un sacerdote», che prese in consegna la ragazza. Durante l'interrogatorio gli inquirenti chiedono alla Minardi chi è a conoscenza «tra i vivi», visto che Enrico De Pedis è morto, di quello che lei sa sulla Orlandi. A parte Sergio Virtù, l'autista, e la governante della signora Daniela Mobili, entrambi presenti al momento della consegna della ragazza, la Minardi, tra tanti nomi, non ha dubbi solo su uno: Massimo Carminati. Lo dice chiaramente: «Il signor Carminati sicuramente sì, perché». Pm: «Carminati sa che lei sa?». Minardi: «Dell'Orlandi, sì. Ne sono quasi.. c'ho un ricordo un po' vago, ma quasi certo che un giorno ne parlammo tutti e tre insieme!». Dopo tre settimane dall'interrogatorio della donna, Carminati, sentito dai pm il 26 giugno 2008 smentisce tutto: «Prendo atto che a detta di una persona vicina a De Pedis con riguardo alla scomparsa di Emanuela Orlandi io potrei essere a conoscenza per averlo appreso dallo stesso De Pedis di notizie in ordine alla vicenda, nulla so in merito». Poi, l'ex estremista di destra spiega ai magistrati: «Secondo me Mancini, quando afferma di essere sicuro della responsabilità di De Pedis, dice cosa assolutamente inventata anche perché all'epoca era detenuto». Non sarà questa l'ultima volta che Carminati si ritroverà a parlare del rapimento della 15enne. Sono passati tre giorni dalla conclusione dei rilievi della polizia scientifica sui resti di «Renatino«, dopo l'apertura della bara tumulata nella basilica di Sant'Apollinare. Il 17 maggio 2012 Carminati, al telefono con il fratello Sergio, commenta così l'iniziativa della magistratura: «La notizia è che dentro la tomba di Renatino hanno trovato proprio Renatino - racconta «er Cecato» nella conversazione intercettata dai carabinieri del Ros che indagano sul «Mondo di mezzo» - Poi dice che adesso sfonderanno tutta la chiesa perché è piena di ossa. La verità è che di quella ragazzina non gliene frega niente a nessuno, hanno messo in piedi un altro teatrino. L'unica cosa che mi dispiace è per i genitori che non hanno nemmeno una tomba sulla quale pregare». Ora, su questa inchiesta, che vede indagate 7 persone (tra cui Sabrina Minardi) con l'accusa di sequestro di persona e omicidio di Mirella Gregori e Emanuela Orlandi (scomparse rispettivamente il 7 maggio e il 22 giugno del 1983), incombe la parola fine”. Il procuratore Giuseppe Pignatone ha infatti chiesto al gip l'archiviazione del procedimento. Pietro Orlandi, però, per cercare di arrivare alla verità sul rapimento della sorella ha chiesto aiuto al presidente del Csm Sergio Mattarella.
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