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Film dell'orrore. La Jihad come Hollywood (VIDEO)

L'ultimo messaggio dello Stato Islamico agli Usa: video con esplosioni, soldati uccisi e decapitati

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Un trailer di 52 secondi stile Hollywood: l'ultima trovata a forte impatto mediatico di Isis per divulgare il suo messaggio sinistro. È il nuovo video propagandistico con tanto di effetti speciali diffuso dai combattenti dello jihad. Esplosioni al rallenty, soldati americani a terra e mentre vengono trasportati in barella su un elicottero intrmorti, miliziani armati di lanciarazzi. A metà video appare George W. Bush quando il primo maggio 2003 sulla portaerei USS Abraham Lincoln, annunciò «Missione compiuta» in Iraq. E poi gli jihadisti incappucciati che impugnano una pistola e la puntano alla nuca di civili inginocchiati. Tra le esplosioni si distingue anche la voce di Obama che afferma: «Le truppe americane non torneranno a combattere in Iraq». Il video finisce con il titolo «Flames of war» (Fiamme di guerra») con sottotitolo «la lotta è appena cominciata» accompagnata dalla classica frase «Coming soon» che qui significa : presto comincia la battaglia. È la risposta agli Stati Uniti, se dovessero decidere di riportare le truppe in Iraq. L'ipotesi era stata avanza ta dal capo di Stato maggiore, il generale Martin Dempsey, durante un'audizione al Congresso. Dal canto suo il presidente Barack Obama dalla base aerea MacDill in Florida, sede del Centcom (Comando Centrale Forze Usa) ha ribadito che l'impegno Usa contro gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico sarà limitato ai raid aerei. «Le truppe Usa in Iraq non avranno un ruolo di combattimento ma solo di sostegno alle forze irachene» ha detto Obama ai soldati. «Non impegnero voi ed il resto delle forze armate a combattere una nuova guerra di terra in Iraq» ha scandito Obama, ricordando che oltre 40 nazioni hanno offerto il loro aiuto. «Non possiamo fare per gli iracheni ciò che loro debbono fare per se stessi» ha proseguito il presidente americano, aggiungendo che gli Usa sono molto più efficaci usando « intelligence e coordinamento militare a sostegno dei partner sul terreno». Il riferimento alla coalizione - in realtà limitata a circa 30 Paesi - che si è riunita lunedì a Parigi, di cui fa parte anche l'Italia. «Quando il mondo è minacciato ed ha bisogno di aiuto, chiama l'America» ha aggiunto Obama «Grazie a voi l'America sarà la più grande forza in difesa della libertà che il mondo abbia mai conosciuto. Sono certo, come lo sono sempre stato, che questo secolo, come quello scorso, sarà guidato dall'America». Contro Isis si è schierato anche Il Consiglio degli Ulema sauditi, il massimo organo religioso saudita: «Il terrorismo non ha nulla a che fare con il jihad nel nome di Allah. L'Islam non ha nulla a che fare con questa dottrina deviata».

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