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La maledizione dei caccia tricolore

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Incidenti in volo, cedimenti, errori. I «sinistri» dell'aeronautica militare

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«Tornado, un velivolo datato ma sempre affidabile». Questa è la considerazione di piloti ed esperti sul jet dell'Aeronautica militare coinvolto ieri in un grave incidente aereo sui Monti della Laga. Acquisito dall'Aeronautica militare a partire dal 1982, il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità «ognitempo». È progettato per volare a bassissima quota a velocità supersoniche (oltre Mach 1.2) ma è capace di prestazioni bisoniche ad alta quota. Il velivolo è stato utilizzato in tutte le principali missioni all'estero italiane, dai Balcani alla Libia, dall'Iraq all'Afghanistan. Un aereo sicuro, quindi, ma, come per altri mezzi aerei, non sono mancati incidenti ed è per questo motivo che l'Aeronautica militare ha sempre tenuto ai massimi livelli la sicurezza del volo predisponendo, a partire dal 1991, un Ispettorato con sezioni dedicate alla prevenzione, all'investigazione e agli aspetti giuridici. Sarà questo ufficio dello Stato maggiore aeronautica, insieme ai magistrati civili, a occuparsi dell'inchiesta sull'incidente di ieri. La collisione in volo rimanda i ricordi a quelle immagini terribili sui cieli di Ramstein in Germania, quando si scontrarono tre velivoli della nostra Pattuglia acrobatica. L'8 agosto 1988 tre Aermacchi MB-339 delle Frecce Tricolori entrano in collisione a una quarantina di metri da terra: due precipitano nei pressi della pista. Il terzo precipitò sulla folla uccidendo sessantasette persone. Negli anni scorsi numerosi furono gli incidenti mortali che videro protagonista l'F104. In quasi quarant'anni di servizio questo caccia si guadagnò epiteti crudeli: «Bara Volante» e «Fabbricante di Vedove». Era il 5 ottobre 1981 quando un F104, partito dall'aeroporto di Ghedi (Brescia), è rimasto vittima di un incidente in cui ha perso la vita il pilota, il Ten. Tiziano Montinaro, 26 anni. Secondo quanto ricostruito, lo Starfighter era decollato per un normale addestramento al tiro quando, giunto nei pressi del Poligono di tiro del Dandolo (Comune di Vivaro), ha effettuato una virata a bassa quota dopo una lunga picchiata. Nel compiere la manovra, l'aereo ha sbattuto contro alcuni alberi finendo distrutto. I pezzi furono rinvenuti nel raggio di un chilometro nella campagna di Maniago. Il velivolo era in carico al 154° Gruppo del 6° Stormo. Si è inabissato davanti a centinaia di persone intente a farsi il bagno e prendere il sole, il TF-104 appartenente al 4° Stormo di Grosseto che precipitò il 22 agosto 2000. Un Tornado precipitò a bassa quota sulle montagne del Nevada durante un'esercitazione combinata negli Usa nel 1992, morirono pilota e navigatore. In uno scontro in volo perì il sottotente Di Carlo nel Nottinghmanshire mentre era in addestarmento con un istruttore della Royal Air Force. Nel 1999 perdono la vita pilota e navigatore su un altro Tornado precipitato in mare a largo dello coste della Sicilia. Il Tornado Adv dell'Aeronautica militare era in forza al 156° stormo di Gioia del Colle. I due ufficiali avevano partecipato alle missioni nei Balcani. Precipitato ma in azione di guerra il Tornado di Bellini e Cocciolone abbattuto dalla contrarea di Saddam nella Prima guerra del Golfo. Drammatici anche gli incidenti aerei che hanno visto coinvolti i velivoli da trasporto C 130. Era il 3 marzo 1977 quando un C-130 Hercules con 43 persone a bordo (38 allievi dell'accademia navale di Livorno e cinque membri dell'equipaggio) decolla da Pisa, ma dopo pochi minuti finisce per schiantarsi sulle pendici del Monte Serra. Non ci saranno superstiti. Quasi in fotocopia quanto avvenne il 23 novembre 2009. Un aereo da trasporto C-130J dell'Aeronautica Militare cadde nei pressi dell'aeroporto militare di Pisa, dal quale era decollato per una missione addestrativa. I cinque militari deceduti nell'incidente aereo erano tutti in servizio alla 46^ Brigata Aerea, che ha sede nella stessa città toscana. Ma forse l'incidente più drammatico è quello avvenuto a Casalecchio sul Reno. Era il 6 dicembre 1990 quando, poco dopo le 10.30 del mattino, un Aermacchi MB 326 in avaria da cui il pilota si era appena lanciato colpì l'aula in cui si trovano i sedici ragazzi della classe IIA. Dodici le vittime. Pder non parlare del «vecchio» Amx, che in dodici anni è stato protagonista di ben settecento incidenti e ha fatto dodici vittime fra i piloti.

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