Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Vallanzasca arrestato (di nuovo) in un supermercato

vallanzasca

Una vita fatta di rapimenti, rapine, ergastoli ed evasioni rocambolesche

  • a
  • a
  • a

Per Renato Vallanzasca autore a partire dagli anni settanta di numerosi sequestri e condannato, complessivamente, a quattro ergastoli e 295 anni di reclusione, è sempre il supermercato ad essere 'galeotto'. Le cronache riportano, infatti, che la sua prima interruzione nell'ascesa della carriera criminale de 'il bel Rene'' avvenne nel 1972 dopo una rapina ad un supermercato. Allora ad arrestarlo furono gli uomini della squadra mobile di Milano, diretta da Achille Serra. Ieri sera l'ultimo furto, sempre in un supermercato milanese e per questo nuovamente arrestato. Ma la sua carriera inzia già dalla giovane infanzia. La sua biografia racconta infatti che, a soli otto anni, con un compagno cerca di far uscire da una gabbia la tigre di un circo che aveva piantato il tendone proprio nelle vicinanze di casa sua. Il giorno successivo Vallanzasca viene prelevato dalla polizia e portato al carcere minorile Beccaria. Ben presto, diventa protagonista delle cronache, del tempo con la Banda della Comasina che a quei tempi si contrapponeva alla gang di Francis Turatello. In poco tempo, grazie ai furti e alle rapine, Vallanzasca accumula ingenti ricchezze e inizia a condurre e ad ostentare un tenore di vita molto sfarzoso. Il suo curriculum carcerario passa inizialmente per San Vittore, rendendosi responsabile di vari tentativi d'evasione falliti, risse e pestaggi. Per questo cambia 36 penitenziari. Ma alla fine riesce a evadere. Dopo la fuga, durante la sua latitanza, Vallanzasca riesce a ricostituire la sua banda. Con essa mette a segno una settantina di rapine a mano armata che lasciano dietro di sé anche una lunga scia di omicidi. L'evoluzione della gang è segnata dal periodo dei sequestri di persona. Dopo l'ennesima fuga in cui persero la vita 2 poliziotti, Vallanzasca riesce a scappare e trova rifugio a Roma, ma dopo pochi giorni, viene rintracciato e catturato. Tutto ciò quando ancora non ha compiuto 27 anni. Tornato in carcere, decide di sposarsi con una delle tante ammiratrici che gli scrivono. Come suo testimone di nozze, Albert Bergamelli del clan dei Marsigliesi e come compare di anelli l'ex arcinemico Francis Turatello. Nel 1980, Vallanzasca si rende protagonista di un nuovo tentativo di evasione dal carcere milanese di San Vittore. Ma nella fuga, quando ormai era per le strade della città, Vallanzasca viene ferito e catturato. E' il 1981 quando nella prigione di Novara, si rende protagonista di un'ennesima rivolta carceraria durante vennero uccisi alcuni collaboratori di giustizia. Vallanzasca fu in questa occasione protagonista della barbara uccisone di un ex componente della sua banda. Scatta per lui il regime di carcere duro. Riesce però ad evadere nuovamente nel 1987, scappando rocambolescamente attraverso un oblò del traghetto che da Genova avrebbe dovuto portarlo al carcere dell'Asinara, in Sardegna. Pochi mesi dopo viene ripreso. Tornato in galera tenta un'altra volta la fuga, nel 1995, questa volta dal carcere di Nuoro. Dal 1999 è rinchiuso nella sezione dell'alta sicurezza del carcere di Voghera. Dal 2005, dopo aver usufruito di un permesso speciale di tre ore per incontrare l'anziana madre, ha formalizzato la richiesta di grazia, inviando una lettera al ministro di Grazia e Giustizia. L'anno dopo, gli viene notificata la mancata concessione della grazia da parte del Capo dello Stato e Vallanzasca continuerà quindi a scontare la sua pena nel Carcere di Opera a Milano.Nel 2008 si risposa e dal 2010, tra può usufruire del beneficio del lavoro esterno.

Dai blog