«Non ci sono state dimissioni su sollecitazione della Coldiretti»
Nell'articolo apparso su Il Tempo in data 14 marzo 2014, con il titolo “Mr. Parmigiano Reggiano e le polemiche sul falso grana”, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ravvisa elementi di falsità ed...
Nell'articolo apparso su Il Tempo in data 14 marzo 2014, con il titolo “Mr. Parmigiano Reggiano e le polemiche sul falso grana”, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ravvisa elementi di falsità ed inesattezze che generano discredito grave ed ingiustificato a carico dello stesso Ente e dei suoi amministratori: 1) Non è vero – come invece si scrive nell'articolo in prima pagina – che vi fosse conflitto di interessi a carico del presidente del Consorzio a proposito della sua presidenza nella cooperativa Itaca e non è vero che il presidente stesso si sia dimesso da quest'ultimo incarico a seguito delle denunce della Coldiretti; 2) Le dimissioni del presidente Giuseppe Alai da Itaca sono giunte senza alcuna sollecitazione e senza alcun invito “esterno”, ma sulle base di autonome informazioni sull'attività della società magiara che, seppure non partecipata direttamente e tantomeno amministrata, potevano lasciare intravvedere una incompatibilità anche solo morale – poi rivelatasi insussistente – con l'incarico di presidente del Consorzio. 3) La società Itaca non deteneva alcuna partecipazione diretta nell'azienda Magyar Sait Ktf cui si fa riferimento l'articolo. E' vero, invece, che in data 26 marzo 2013 il Comitato Esecutivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano e, in data 27 marzo 2013, il Consiglio di amministrazione dell'Ente (due mesi dopo le dimissioni del presidente Alai da Itaca) hanno sancito – acquisendo i contenuti di uno specifico parere legale richiesto al proposito – la non esistenza di condizioni di incompatibilità a carico del presidente Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, e che questa condizione sussisteva già prima delle sue dimissioni dalla presidenza della cooperativa Itaca. 4) Quanto alla vicenda che investe il direttore del Consorzio, l'articolo de Il Tempo potrebbe lasciar intendere che vi siano indagini legate a queste sue funzioni, quando in realtà si tratta di vicende che nulla hanno a che vedere con il Consorzio. Al proposito, peraltro, l'estensore dell'articolo dovrebbe ben sapere che il direttore Riccardo Deserti è stato ed è tuttora sospeso dall'incarico, così come dovrebbe sapere, e correttamente riportare, che allo stesso dr. Deserti sono stati revocati gli arresti domiciliari in quanto non sussistono ragioni per questa misura. 5) Nell'esprimere rammarico per gli elementi di falsità contenuti nell'articolo e per il conseguente discredito a carico di persone, enti e società, il Consorzio del Parmigiano Reggiano e il suo presidente, anche a titolo individuale, si riservano ogni azione a tutela del loro buon nome e dell'interesse degli oltre 360 caseifici consorziati e dei quasi 3.500 produttori interessati.
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