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Lazio, addio Champions

Tris del Bayern con Kane e Muller, Sarri eliminato agli ottavi e squadre sempre più involuta

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio saluta la Champions. Vince il Bayern con la doppietta di Kane e il sigillo di Muller vola ai quarti dopo essere resuscitata in Europa, suo habitat naturale. Perdono i biancocelesti dopo aver tenuto testa per larghi tratti della partita alla corazzata tedesca. Troppo più forti gli avversari, serviva la partita perfetta per passare e, invece, tanti errori individuali, su tutti un clamoroso gol fallito da Immobile sullo 0-0, hanno condannato la Lazio all’eliminazione dopo aver rischiato la clamorosa impresa. Tuchel, sempre in bilico dopo il flop in campionato e coppa di Germania, si affida al solito 4-2-3-1: Kane è il terminale offensivo, alle sue spalle agiscono Sanè, Muller e Musiala. Sarri sceglie Pellegrini in difesa accanto a Marusic, Gila e Romagnoli, prova ad alzare la squadra con Vecino in mezzo a centrocampo (vinto il ballottaggio con Cataldi) tra Guendouzi e Luis Alberto, il tridente d’attacco è quello del secondo posto dell’anno scorso con Felipe, Immobile e Zaccagni. Fischia lo sloveno Vincic davanti a 75.000 spettatori, 3.500 sono laziali.
Non parte male la Lazio, prova a palleggiare per non farsi schiacciare dai tedeschi. Ci riesce per una decina di minuti poi l’onda rossa comincia a prendere campo e sfonda dalla parte di Sané dove Pellegrini non ha grande aiuto da Zaccagni e Luis Alberto in fase di copertura. Kimmich spinge, la Lazio va in difficoltà però tiene anche grazie a un paio di respinte di pugno di Provedel. Poi il momento cruciale della partita dopo il 35 minuti equilibrati: cross di Luis Alberto, spizzata di Dier, Ciro si divora di testa il gol del vantaggio. L’azione dopo, il Bayern passa dopo un’azione tambureggiante in cui tutta la difesa sbaglia fino alla sentenza di Kane che fa 1-0. Lazio ingenua nel recupero, già, scaduto e prende un gol da fantascienza: tiro al vol di De Ligt (alla Van Basten), deviazione decisiva di Muller tenuto in gioco da Felipe che non sale e raddoppio, tutto nel giro di sei minuti. Nella ripresa un quarto d’ora di calma apparente e Sarri si gioca tre cambi, tutti insieme: dentro Cataldi, Isaksen e Castellanos per Vecino,Zaccagni e Immobile. Nemmeno il tempo di sistemarsi in campo e Kane fa 3-0 sfruttando un tiro di Sanè respinto male da Provedel. Partita finita, Muller viene fermato dal portiere biancoceleste sul palo, Luis Alberto è sfortunato da dentro l’area e trova la deviazione fortuita di Kimmich. Dentro anche Pedro (fuori Anderson), e Kamada (esce Luis Alberto), Tuchel risponde con Davies e Tel. Finisce con la festa tedesca e l’amarezza di una Lazio che ha dato tutto ma non ne aveva per reggere il confronto. 
Ora resta la Coppa Italia e un campionato compromesso ma da onorare fino all’ultima giornata.
 

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