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Due lampi della Lazio a Torino

Dopo un primo tempo sofferto segnano Guendouzi e Cataldi: Sarri resta in corsa per l'Europa

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio soffre tanto poi sfrutta due lampi in apertura di ripresa e conquista una vittoria preziosa a Torino (la quarta nelle ultime cinque trasferte di campionato). Finisce 0-2 il recupero della 21ª giornata con le reti di Guendouzi e Cataldi, entrambe su assist di un Luis Alberto ritrovato. Il Toro si mangia le mani, spreca tanto e ferma la sua rincorsa all’Europa: primo ko nel 2024 per i granata. Una risposta di carattere dei biancocelesti dopo il tonfo immeritato contro il Bologna ma i problemi di gioco restano. Il settimo posto attuale, dopo la sfida di ieri, può essere migliorato, la zona Champions è lontana ma la Lazio c’è ancora..
Juric ha qualche defezione in difesa (pesante l’assenza di Bongiorno), recupera Rodriguez per la panchina e si affida alla coppia Sanabria-Zapata con Vlasic alle spalle. Nessuna sorpresa nelle scelte di Sarri, fiducia ai reduci viste le assenze pesanti di Patric, Rovella, Vecino e Zaccagni (convocati anche tre Primavera e il redivivo André Anderson, non c’è Mandas, biancocelesti con due soli portieri): ci sono Hysaj e Marusic sulle fasce, torna Romagnoli (squalificato col Bologna), centrocampo con Guendouzi, Cataldi e Luis Alberto, tridente formato da Isaksen, Immobile e Felipe.
<CF202>Si parte col fischio di La Penna e un approccio da osteria mentre il Toro carica,  Sanabria gira sul palo dopo cinque minuti aprendo i tormenti della difesa biancoceleste. Bellanova sfonda dalla parte di Hysaj abbandonato a se stesso dal Mago e da Felipe. È un monologo, la Lazio non c’è, Cataldi è surclassato dai dirimpettai, in mezzo solo Guendouzi prova a fare da diga agli assalti granata. Ilic tira alto, Zapata lo imita e Vlasic trova sulla sua conclusione i guantoni di Provedel a salvare il risultato. Il pari all’intervallo è casuale, determinato dagli errori sotto porta dei padroni di casa rispetto a una Lazio inesistente, presa a pallonate un po’ da tutte le parti. Sarri si sgola in panchina, il gruppo non reagisce (13-3 i tiri in porta a favore del Torino). 
Tant’è, la ripresa si apre con Lazzari al posto dello stralunato Hysaj e Marusic che si sposta a sinistra per arginare Bellanova. Che, però, sfonda subito ma Zapata sbaglia ancora una volta il tap-in. Poi, finalmente, si accendono Felipe e Luis che trova Guendouzi: diagonale vincente e vantaggio inatteso. Dentro Castellanos per Immobile, Ricci sostituisce l’ammonito Ilic (due giocatori a lungo corteggiati da Lotito) per il Toro che reagisce ma si scopre e regala al Mago, ora al centro del gioco, il secondo assist di giornata. Stavolta è Cataldi a trovare il gol in campionato dopo un digiuno di 886 giorni con un piattone chirurgico: 0-2 in sei minuti. Rischia Gila su Zapata (solo giallo ma intervento da arancione), il tecnico granata inserisce anche Tameze e Gineitis, Sarri risponde con Pedro per Isaksen. Si arriva senza sussulti a dieci dalla fine quando, sempre il colombiano, costringe Gila a un altro fallo ingenuo: gli vale la prima espulsione italiana. Entra subito Casale fuori Luis Alberto, Juric ci prova anche Pellegri (fuori Masina), la Lazio si difende con ordine e porta a casa tre punti preziosi con Cairo infuriato in tribuna.  Adesso per colpa di un calendario compresso, altra trasferta, altro scontro diretto contro la Fiorentina a solo 72 ore dalla sfida di Torino. Bisogna migliorare ma almeno il gruppo di Sarri ha dimostrato di non voler mollare.

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