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Muriqi in crisi d'identità, Lazio nei guai

Il kossovaro sui social: sono morto mentalmente.. Il diesse Tare prova a piazzarlo a gennaio

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Non ce l’ha fatta, ormai l’unica soluzione è la cessione a gennaio anche a costo di rimetterci dei soldi. Vedat Muriqi non si è ambientato, ha pesato la valutazione, forse eccessiva, quasi venti milioni pagati al Fenerbahce, e l’odio insensato di una parte della tifoseria per il diesse Tare. Che ha sbagliato questa scelta, a fronte però di tanti altri calciatori pagati pochissimo e poi diventati protagonisti per anni con la Lazio (Immobile, ad esempio è stato pagato 9 milioni). Ieri una frase choc del gigante kosovaro che ha risposto così a un tifoso su Twitter: «Grazie per essere sempre al mio fianco fratello, il tuo Pirata è già morto (mentalmente)». In pratica Muriqi ha staccato la spina a Bologna, l’ultima volta che era partito titolare, poi una lenta e inesorabile eclissi che ha privato Sarri dell’alternativa migliore (Pedro non ha inciso contro la Juve da «falso nove»). Un danno economico provocato dalle prestazioni dell’attaccante che non è riuscito ad esprimersi pur avendo segnato 15 gol due anni fa nel campionato turco e 18 reti in 37 partite col Kosovo non proprio una nazionale tra le migliori. Stavolta però, l’ambiente laziale, malato di autolesionismo, ha dato un contributo importante fischiando e criticando Muriqi sin dalle prime prestazioni. Non gli è stato perdonato nulla, gli viene addirittura accollata la sconfitta di sabato quando è stata tutta la squadra a giocare sotto ritmo. I maledetti social hanno fatto il resto, Vedat si è avvilito e ora si è arreso. Il mercato è l’unica via d’uscita a meno di una resurrezione che sembra impossibile.
Intanto la squadra tornerà ad allenarsi oggi in vista della trasferta di Mosca in Europa League. Ieri Immobile ha spiegato le sue condizioni: «Miglioro ogni giorno, se non fosse stato per il polpaccio, sarei stato in campo con la Juventus  È stato meglio non rischiare. Siamo sulla strada giusta, vista da fuori posso dire che stiamo diventando squadra, facciamo quel che chiede il mister con maggiore spensieratezza. Il campionato è ancora lungo, c’è tempo per recuperare il tempo perso perso>. Oltre alla condizioni di Ciro che stamani ha fatto i controlli in Paideia è ottenuto il via libera per allenarsi con i compagni, Sarrì  oggi pomeriggio dovrà verificare per la sfida contro la Lokomotiv giovedì a Mosca, le condizioni di alcuni giocatori, usciti malconci dopo la partita di sabato sera contro la Juventus. Acerbi è alle prese con un affaticamento muscolare, Cataldi ha rimediato una contusione mentre Felipe Anderson è stato sostituito ma solo per crampi (Marusic è ancora a Belgrado per il Covid). Situazioni da monitorare ma c’è ottimismo per tutti.
 

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