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Bruce Springsteen cala gli assi, così rinasce il sogno americano

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Canzoni, sangue e sudore. Nelle pieghe segrete della voce di Bruce Springsteen si annida l’anima più vera del rock. Il sogno rinnegato dell’America che lavora, fatta di onestà e impegno quotidiano e che continua a prendere slancio nel desiderio di un progresso niente affatto scontato. Springsteen ha dato voce e volto alla provincia americana più profonda, senza farsi abbagliare dalle sirene del successo ma restando saldo e credibile punto di riferimento per generazioni di songwriter che da lui hanno preso coraggio, spinta e ispirazione.

Ora la musica celebra i 50 anni di carriera del Boss con una raccolta di brani storici, da «Greetings from Asbury Park, NJ» del 1973 a «Letter to you» del 2020. La raccolta «Best of Bruce Springsteen» uscirà il 19 aprile in formato fisico con 18 tracce su doppio lp o su cd e in formato digitale con 31 brani. Spazierà dalle canzoni iconiche degli inizi come «Growin’ up» e «Rosalita (Come out tonight)», ai capisaldi degli show dal vivo come «Dancing in the dark» e «The rising», dai successi più venduti come «Born to run» e «Hungry heart» alle recenti uscite «Hello sunshine» e «Letter to you». Come in un film, i brani ripercorreranno tutta la carriera del Boss e verranno raccolti insieme per la prima volta in un unico progetto discografico accompagnati dalle nuove note di copertina curate da Erik Flannigan. La cover dell’album è stata scattata da Eric Meola durante le storiche sessioni di «Born to run». «Best of Bruce Springsteen» è il frutto di un lavoro che ha fatto guadagnare al rocker del New Jersey onori e riconoscimenti, tra cui 20 Grammy Awards, un Academy Award, due Golden Globe, uno speciale Tony Award, la medaglia presidenziale della libertà, un Kennedy Center Honor e l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Ha reso Springsteen uno degli artisti più richiesti al mondo, superando i 140 milioni di dischi venduti (più di 70 milioni solo negli Stati Uniti) e diventando il primo artista della storia con un album nella Top five in sei decenni consecutivi. Dal 1980 Springsteen è anche uno dei soli quattro artisti ad aver venduto più di 20 milioni di biglietti per i suoi concerti dal vivo.

La tracklist di «Best of Bruce Springsteen» mette in fila «Growin’ up», «Rosalita (Come out tonight)», «Born to run», «Thunder road», «Badlands», «Hungry heart», «Atlantic City», «Dancing in the dark», «Born in the U.S.A», «Brilliant disguise», «Human touch», «Streets of Philadelphia», «The ghost of Tom Joad», «Secret garden», «The rising», «Girls in their summer clothes», «Hello sunshine» e «Letter to you». Prima dell’uscita di «Best of Bruce Springsteen», il Boss tornerà in tournée con la E Street Band con una serie di 51 spettacoli in tutto il Nord America e in Europa. In Italia saranno due le date allo stadio San Siro, l’1 e il 3 giugno. Prosegue così il loro viaggio insieme iniziato nel 2016-2017, le cui tappe recenti sono state acclamate come «uno dei più grandi spettacoli di sempre» dal Daily Telegraph e «il più grande spettacolo sulla terra» da Billboard. Come ha dimostrato per l’ennesima volta al Circo Massimo di Roma nel live dello scorso maggio. I concerti del Boss sono una vera esperienza ai confini della musica. Cavalcate che restano incollate addosso come cicatrici rock che non vorremmo cancellare. Mai.

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