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Napoli, arresti e sequestri record contro la Camorra. Fine dei giochi per i latitanti e guerra ai clan

Angela Bruni

Decine di latitanti individuati, centinaia di armi sottratte a clan e violenti, tonnellate di droga sequestrate. Il bilancio di fine anno dei carabinieri del Comando provinciale Carabinieri di Napoli racconta dodici mesi segnati da un’intensa azione di contrasto alla criminalità e di impegno per la tutela del territorio. Arrestate in totale 3.495 persone e denunciate 13.295, con 21 latitanti catturati, molti dei quali inseriti nell’elenco ministeriale e rintracciati all’estero; 424.286 le persone identificate e 233.511 i veicoli ispezionati. Importanti anche i numeri relativi alle armi sequestrate: 189 da fuoco, 141 da taglio e 374 armi improprie (nunchaku, mazze, tirapugni, ecc.).

 

 

Massima attenzione alla sicurezza stradale: 5.620 veicoli posti sotto sequestro, 3.303 fermati amministrativamente e 25.880 contravvenzioni elevate, per un totale di oltre 21 milioni di euro di sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Tra le infrazioni più gravi, 4.591 per guida senza assicurazione, 3.372 per guida senza patente e 4.719 per guida senza revisione. Il Comando provinciale è impegnato anche in prima linea nei servizi di prevenzione e contrasto ai reati ambientali, al fianco delle altre Forze di Polizia, dell’Esercito Italiano e della Polizia Metropolitana di Napoli. Le linee del 112 ricevono in media oltre 3.200 chiamate nelle 24 ore. Intenso in questi giorni lo sforzo per contrastare il commercio di fuochi d’artificio illegali: arrestato un 21enne a Pollena Trocchia trovato con 21 chili di cobra in un negozio di ortofrutta; a Cimitile sospesa un’attività di vendita di materiale pirotecnico con 2.563 fuochi d’artificio per una massa attiva di 205 chili.

 

 

Sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, nel corso dell’anno i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno condotto numerose operazioni di rilievo contro i principali clan del capoluogo e dell’area metropolitana. Tra le più importanti, nella notte del 2 dicembre 2025 l’esecuzione di un’ordinanza cautelare nei confronti di 21 indagati per associazione di stampo mafioso, estorsione, ricettazione ed evasione, aggravate dal metodo mafioso, con al centro il clan Licciardi dell’Alleanza di Secondigliano. Il 17 novembre un’operazione ha portato a misure cautelari per 44 presunti affiliati al clan Russo tra Nola, Cicciano e Casamarciano; il 12 settembre arresti per una “stesa” armata a San Giovanni a Teduccio; il 29 luglio un intervento a Caivano contro il clan Ciccarelli; il 25 giugno a Ponticelli sequestri e sgomberi di immobili occupati dal clan De Martino. Nel corso dell’anno sono stati inoltre smantellati sodalizi camorristici nei quartieri occidentali di Napoli e organizzazioni dedite al narcotraffico, compreso il sistema di “delivery della droga” attivo tra agro nolano, Napoli, Avellino e Palermo.